1 Ottobre 2017

Superbike Magny Cours: Chaz Davies la rivincita, Jonathan Rea azzoppato

Si ritira il neo campione del Mondo centrato dall'Aprilia di Laverty, via libera alla Ducati del 30enne gallese. Due Yamaha sul podio.

Eravate curiosi di vedere cosa sarebbe la Superbike senza il dominio di Jonathan Rea? Eccovi accontentati. Consacrato il terzo Mondiale il giorno prima (con cinque round d’anticipo…) il nordirlandese è partito dalla terza fila con l’idea di fare doppietta. Ma è stato Chaz Davies a dominare: è settimo successo 2017 per il gallese, il 337° per la Rossa in 742 gare Superbike.

REA AFFONDATO – Al terzo giro, mentre era ancora impelagato nella rimonta, Rea è stato sfiorato dall’Aprilia di Eugene Laverty caduto davanti a lui. Un colpo molto forte al piede destro, che ha divelto lo stivale e costretto il numero uno ai box. Non ha portato bene la livrea dorata di moto e casco… Chaz Davies, scattato come una furia dalla quarta fila (decimo posto in gara 1) si era già liberato di Rea, con le maniere un pò forti. In pochi passaggi è piombato sulla testa della corsa sbarazzandosi in poco tempo delle Yamaha di Alex Lowes e Michael van der Mark nonchè della MV Agusta di Leon Camier. Che poco dopo, mentre era saldamente in seconda posizione, ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema meccanico.

FUGA PER LA VITTORIA – Senza il Cannibale, niente rivincita e spettacolo morto nella culla. Chaz ha ballato da solo, preoccupato solo della pioggerellina che cadeva a tratti tanto da indurre la direzione gara ad autorizzare il cambio gomme non effettuato da nessuno, perchè la pista non si è mai realmente bagnato. Boccata d’ossigeno per la Yamaha coi due piloti entrambi sul podio, per la prima volta da quando è stata introdotta la nuova YZF-R1. Lowes (spinto ai box dal tifo dal fratello Sam) e van der Mark sono andate a nozze in queste difficili  condizioni. Bella anche la gara di Xavi Fores (Ducati Barni), finito 4° a 11 secondi dal vincitore nonostante problemi al cambio.

SAVA SFORTUNATO – Lorenzo Savadori è stato appiedato dall’Aprilia all’ultimo giro, lasciando la quinta posizione ad un Marco Melandri tornato nei ranghi dopo il 2° posto sul bagnato del giorno prima. Il ravennate ha dovuto correre con la moto di riserva, dopo i problemi incontrati su quella usata al sabato nel warm up. Tom Sykes, con l’altra Kawasaki, è finito solo 7° a 22″ dalla Ducati: le due viti nella mano sinistra operata 14 giorni hanno pesato, eccome.  Gli altri italiani: 11. Giugliano, 13° Andreozzi, 15. Badovini e 16. Russo.

Superbike, l’ultima trovata: se vinci troppo, ti castriamo!

Qui la prima intervista di Jonathan Rea da tre volte Campione del Mondo

ARRIVO GARA 2 (21 giri, km. 92,631): 1. Davies (GB-Ducati) in 34’49″679 media 159,580 km/h; 2. Lowes A. (GB-Yamaha) a 3″006; 3. van der Mark (Ola-Yamaha) a 4″556; 4. Fores (Spa-Ducati) a 11″072; 5. Melandri (Ita-Ducati) a 16″381; 6. Mercado (Arg-Aprilia) a 17″684; 7. Sykes (GB-Kawasaki) a 22″717; 8. Torres (Spa-BMW) a 23″120; 9. Ramos (Spa-Kawasaki) a 26″431; 10. De Rosa (Ita-BMW) a 35″227; 11. Giugliano (Ita-Honda) a 45″621; 12. Gagne (Usa-Honda) a 47″231; 13. Andreozzi (Ita-Yamaha) a 52″076; 14. West (Aus-Kawasaki) a 53″909; 15. Badovini (Ita-Kawasaki) a 59″620; 16. Russo (Ita-Kawasaki) a 59″706; 17. Laverty (Irl-Aprliia); 18. Jezek (Cze-Kawasaki).

CLASSIFICA MONDIALE (dopo 11 round su 13): 1. Rea punti 456 (Campione del Mondo); 2. Sykes 336; 3. Davies 327; 4. Melandri 281; 5. Lowes A. 200; 6. van der Mark 189; 7. Fores 169; 8. Camier 146; 9. Torres 140; 10 Laverty 127; 11. Savadori 104. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 499; 2. Ducati 440; 3. Yamaha 266; 4. Aprilia 175; 5. BMW 164; 6. MV Agusta 146; 7. Honda 104.

PROSSIMO ROUND: 21-22 ottobre Jerez (Spagna)

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