17 Settembre 2010

Superbike: la nuova Kawasaki Ninja da record a Valencia

Test con Fujiwara e Sykes all'Autodromo di Valencia

Il team ufficiale Kawasaki Superbike ha terminato un proficuo test con la nuova ZX-10R sul circuito di Valencia. Ad affiancare la compagine gestita da Paul Bird c’era inoltre la squadra Provec Motocard.com, con l’australiano Broc Parkes e il giapponese Katsuaki Fujiwara. Per quest’ultimo, c’è stata la possibilità di compiere, oltre ad accurati test sulla 600cc con la quale corre attualmente nel mondiale Supersport, diverse tornate in sella alla nuova Ninja Superbike, che debutterà nel mondiale delle derivate dalla serie. Questo è stato possibile perché una seconda moto, oltre a quella utilizzata da Tom Sykes, è stata consegnata al team direttamente dal Giappone.

I risultati dichiarati dalla squadra di Akashi sono molto positivi, soprattutto se raffrontati a quelli ottenuti da “The Grinner” nel round 2010: con una gomma nuova da gara, il britannico è riuscito ad ottenere un riferimento cronometrico intorno al minuto, trentaquattro secondi e mezzo, mentre in una simulazione di durata il passo è stato nell’ordine dell 1’35, niente male soprattutto se raffrontato con i tempi  fatti segnare nei due round lo scorso aprile, quando il britannico non è mai riuscito a scendere sotto il muro del minuto e trentasei (miglior crono in gara di 1’36.077 nella seconda manche).

Il lavoro effettuato dal team sulle geometrie della moto e sulle regolazioni delle sospensioni, sembra aver dato i suoi frutti. Il fatto che lo sviluppo sia soltanto all’inizio, fa ben sperare gli addetti ai lavori. Il prossimo test in programma si terrà a Magny-Cours, proprio al termine dell’ultimo round della stagione. Alla sessione di questa settimana era presente anche Joan Lascorz, oramai sicuro pilota ufficiale per il prossimo anno, dato che manca soltanto l’annuncio.

“Complessivamente è stato un test molto positivo per noi”, afferma Tom Sykes. “Siamo ancora all’inizio, ma penso che abbiamo ottenuto già molto. Sapendo a che punto siamo ora, e dove eventualmente riusciremo ad arrivare, c’è ancora del gran potenziale. Quindi per essere dove siamo ora, in un momento di forma tale, è davvero un inizio estremamente buono.”

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