12 Maggio 2020

Superbike, Johnny Rea: “Motivazione alta, lavoriamo anche sul futuro”

Jonathan Rea continua gli allenamenti in vista della ripresa del Mondiale Superbike. Il 4° posto non è un male: "Mantiene alta la motivazione".

Superbike, Jonathan Rea

Jonathan Rea si allena in mountain bike in Irlanda del Nord, in attesa che venga confermata la data del 2 agosto per la ripresa del Mondiale Superbike. Il lockdown allarga le sue maglie, le restrizioni sono meno invasive, forse s’intravede una via di uscita all’emergenza Coronavirus. “Mi manca la mia famiglia, ma sono fortunato che i miei fratelli vivano nelle vicinanze. Quando andiamo in bicicletta con i bambini ci superiamo, il che è molto bello“. (Qui puoi acquistare la biografia di Jonathan Rea)

Si cerca di seguire la solita routine, così da organizzare la settimana ed evitare problemi sanitari. “Pianifichiamo i nostri pasti all’inizio della settimana così da non dover andare a fare shopping ogni giorno. Mi alleno con i pesi il martedì e il giovedì, faccio circa 350-400 km a settimana sulla mia bici da corsa, per lo più al chiuso, ma a volte all’aperto. Lo sport quotidiano mi aiuta, perché un corpo forte corrisponde a una mente forte“. Il 4° posto in classifica rappresenta una motivazione in più ad allenarsi per Jonathan Rea. L’incidente in gara 1 a Phillip Island costringe alla massima concentrazione. “Essere indietro nel campionato è buono in un certo senso, perché mantiene la tua motivazione molto alta“, ha dichiarato alla BBC Radio Ulster.

JOHNNY PRONTO ALLA RIPARTENZA

Vietato sbagliare alla ripresa della stagione Superbike, bisognerà arrivare al massimo grado di preparazione. “Quando torni, vuoi essere davvero veloce e riprenderti di nuovo il primato. La paura di non vincere ti spinge“. Jonathan Rea non vuole assolutamente cedere lo scettro iridato e punta al sesto titolo Superbike consecutivo. Probabile un calendario incentrato prevalentemente in Spagna, poi Portogallo e forse in Italia, per un totale di 5-6 appuntamenti. “Non ci resta che seguire l’evoluzione di questo virus in tutto il mondo… Non sono mai stato in forma migliore perché ho così tanto tempo per allenarmi e recuperare. La mia squadra sta lavorando molto duramente anche dietro le quinte, non solo per questa stagione ma anche per il futuro“.

Non resta che approfittare di questa quarantena per trascorrere del tempo con i figli e la moglie, dedicarsi al giardinaggio e alla cucina. “L’anno scorso ho trascorso circa 100 notti lontano dalla mia famiglia – ha ricordato Jonathan Rea – ed è fantastico quando le cose vanno bene. Ma non è così glamour come la gente potrebbe pensare, passare il tempo nelle stanze degli hotel da solo e negli aeroporti“. A mancare è l’odore delle piste, salire in sella e sfidare gli avversari. “Mi manca anche il brusio delle corse e l’ambiente competitivo a cui sono abituato“.

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