25 Gennaio 2017

Superbike Jerez Day 2 Savadori e Melandri a caccia di Rea!

Tanta Italia in scia al solito cannibale: la Kawasaki vola (con gomme da gara...) ma Aprilia e Ducati non sono da meno. Da sabato ancora test a Portimao

Il botto alla curva 3 è stato considerevole tanto che Jonathan Rea ha dovuto compiere un breve passaggio in infermeria. Ma il Cannibale è uno tosto e poco dopo ha firmato il miglior tempo della seconda e conclusiva giornata di test a Jerez in 1’39″908, lontano dal mirabolante 1’38″721 con cui a fine novembre aveva dato scacco matto perfino alle MotoGP.

Jonathan Rea di nuovo capolista dei test

Jonathan Rea di nuovo capolista dei test

GOMME – Perchè la Kawasaki è stata un secondo più lenta? Facile: stavolta Rea non ha montato la supersoffice, ma ha ottenuto il tempone con la SC0, la soluzione da gara più morbida. Alle sue spalle è spuntato il talento dell’emergente Lorenzo Savadori, capace di portare l’Aprilia RSV4 RF a soli 111 millesimi dal due volte campione del Mondo. Che, detto per inciso, è sempre più dominatore di questi test invernali: Rea è stato il più veloce ad Aragon (metà novembre), a Jerez due settimane più tardi e di nuovo adesso sullo stesso tracciato andaluso. Considerarlo il pilota da battere per il Mondiale 2017 è riduttivo, anche se la concorrenza cresce almeno di numero. Perchè adesso la Ducati gioca a due punte con un Marco Melandri per la prima volta davanti a Chaz Davies, anche se di appena 11 millesimi. Davanti alle due rosse anche l’altra Kawasaki di Tom Sykes, rimasto oltre quattro decimi lontano dall’avvicinabile Jonathan.

Jordi Torres, brutta caduta

Jordi Torres, brutta caduta

INCIDENTI – Rea non è stato l’unico ad assaggiare la consistenza dell’asfalto andaluso. Sono volati anche il compagno Tom Sykes (indenne) e lo spagnolo Jordi Torres (lussazione della clavicola). Impressionante la collisione tra Randy Krummanacher, svizzero al debutto con la Kawasaki Puccetti, e l’irlandese Eugene Laverty, compagno di squadra di Savadori. Entrambi per fortuna si sono rialzati senza danni.

HONDA CRESCE – A livello tecnico la nota più interessante viene dalla nuovissima Honda Fireblade SP2 che al secondo giorno di pista con Nicky Hayden è scesa fino a 1’40″548, cioè a soli due decimi dalla Ducati. E’ un risultato sensazionale, considerato che l’americano e il compagno Stefan Bradl (entrambi ex MotoGP) hanno utilizzato moto in versione ancora non definitiva. Più potente e maneggevole della precedente versione, la Honda promette di minacciare seriamente il predominio tecnico Kawasaki e la voglia di successo Ducati, che non sale sul trono dal 2011.

cover sykes crash

La caduta di Sykes (credit worldsbk.com)

ANCORA TEST – I top team Superbike adesso si spostano nella vicina Portimao (Portogallo) per ulteriori due giornate di collaudo (sabato 28 e domenica 29 gennaio). Sul tracciato lusitano si aggiungeranno il team Iodaracing Aprilia per il debutto dell’argentino Leandro Mercado e la formazione Ducati PBM campione in carica del British Superbike con Re Shane Byrne e il promettentissimo Glen Irwin. Le due rosse “britanniche” gireranno ovviamente in configurazione BSB, cioè senza controllo elettronici.  Dopo Portimao il materiale verrà spedito in Australia per gli ultimi test (lunedi 20 e martedi 21 febbraio) e l’apertura Mondiale di sabato 25 e domenica 26: le due gare scatteranno alle 15 locali, le 5 del mattino in Italia.

I TEMPI (secondo e ultimo giorno): 1.Rea (kawasaki) 1’39″809 (41): 2. Savadori (Aprilia) 1’39″920 (68); 3. Sykes (Kawasaki) 1’40″219 (54); 4. Melandri (Ducati) 1’40″313 (58): 5. Davies (Ducati) 1’40″324 (62); 6. Hayden (Honda) 1’40″548 (59);7. Lowes Alex (Yamaha) 1’40″800 (83); 8. Fores (Ducati) 1’40″835 (51); 9. Bradl (Honda) 1’40″854 (52); 10. van der Mark (Yamaha) 1’41″450 (74); 11. Krummenacher (Kawasaki) 1’41″566 (47);12. Reiterberger (BMW) 1’41″578 (62); 13. Laverty (Aprilia) 1’41″896 (51); 14. Haslam (Kawasaki) 1’41″928 (58); 15. Mossey (Kawasaki) 1’42″349 (64); 16. Torres (BMW) 1’42″518 (7).

Lorenzo Savadori l’intervista dopo i test

Fotogallery Ecco com’è la Honda Fireblade SP2

Foto: Guglielmo Maggiali  e AlexPhoto

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4 commenti

  1. giacomo.dalfoll_611 ha detto:

    Le BMW arrancano in fondo al gruppo .. Qualcuno lo deve pur dire o no

  2. giacomo.dalfoll_951 ha detto:

    Dove sono le b.m.w

  3. l.zecchin_417 ha detto:

    L’unica BMW che funzionava era la Bimota BB1
    si tiene la parte buona il motore di Monaco di Baviera
    e si monta la fine ciclistica della famosa Factory Riminese
    e la torta è servita

  4. l.zecchin_417 ha detto:

    Dove’ Camier con la MV ?