3 Febbraio 2022

Superbike, il karma di Jonathan Rea: “Dimenticare gli avversari”

Jonathan Rea e Kawasaki stanno affinando le armi per riprendersi il titolo Superbike nel 2022. Per il nordirlandese sarà anche una sfida mentale.

Superbike, Jonathan Rea

Nel recente test di Superbike a Jerez Jonathan Rea ha iniziato a forgiare la sua nuova Kawasaki ZX-10RR. Sarà l’arma con cui proverà a battere Toprak Razgatlioglu e riprendersi il titolo mondiale. Dopo sei stagioni da re incontrastato il nordirlandese si è visto sfuggire lo scettro iridato nell’ultimo week-end del campionato al Mandalika Circuit. Una beffa a cui porre rimedio subito, prima di rinnovare ancora con la Casa verde, perché non c’è nessuna intenzione di fermarsi qui.

Le prestazioni in frenata sono migliorate, sarà questa la fase in cui dovrà colmare maggiormente il gap dal rivale turco. L’attenzione degli ingegneri è puntata soprattutto sull’anteriore della Ninja. Al momento le sensazioni sono buone: “Kawasaki ha lavorato molto bene in reparto cose“. Restano ancora tre sessioni di test invernali prima dell’inizio della nuova stagione Superbike. 8-9 febbraio a Portimao, per un primo confronto con la Ducati di Alvaro Bautista. 25-26 marzo in Catalunya, poi l’ultimo “collaudo” del 4-5 aprile ad Aragon, a pochi giorni dal via al Mondiale.

La nuova sfida di Jonathan Rea

Jonathan Rea è ritornato in pista con il suo vecchio e amato numero #65. “Quando l’ho applicato sulla mia moto in Indonesia (ultima gara, ndr) ho avuto bei ricordi e sensazioni – racconta sul portale WorldSBK.com -. Il numero non mi mette pressione, quando corro non ce l’ho davanti“. Ritrovarsi a rincorrere un avversario è situazione insolita per il Cannibale. Eppure ha imparato molto dal 2021, Toprak lo ha spinto a cercare ulteriori limiti. Un nuovo stimolo anche per il suo box che dovrà allestire un pacchetto tecnico più competitivo.

Infine la sfida iridata si giocherà anche a livello mentale. “Devo cercare di dimenticare tutti i miei rivali, le altre Marche e i team avversari, e concentrarmi sul mio lavoro all’interno di Kawasaki. Il mio più grande errore l’anno scorso è stato questo, guardare troppo gli altri. Mi trasmettevano dubbi nella testa, come “oh, sono veloci” o “la moto è così veloce”. Ma anche noi abbiamo un’ottima moto.  Anche quando abbiamo difficoltà, posso comunque competere per vincere le gare. Questo è ciò su cui devo concentrarmi e scommettere un po’ di più su me stesso“.

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