24 Maggio 2018

Superbike Donington: Bradley Ray, la Suzuki non avrà aiuti elettronici

Il 21enne rivelazione del British Superbike sfida i piloti del Mondiale, ma in netta inferiorità tecnica. Ecco perchè

Bradley Ray, 21 anni appena compiuti, sarà l’osservato speciale nel week end britannico del Mondiale Superbike. In qualità di pilota di riferimento di Suzuki UK debutta nella massima serie sulle ali dell’entusiasmo suscitato da un avvio di stagione nel British Superbike aldilà delle aspettative: folgorante doppietta nell’apertura di Donington, assoluto protagonista nei round successivi a Brands Hatch (tracciato Indy) e Oulton Park. Al momento è secondo in campionato dietro Leon Haslam, pupillo Kawasaki.

HANDICAP – Per il ragazzino prodigio del Kent però non sarà un debutto facile. Correrà infatti con la Suzuki GSX-R 1000 in specifiche BSB, campionato dov’è obbligatorio l’uso della centralina comune Motec e vietato ogni tipo di ausilio elettronico: traction control, antimpennamento, partenza assistenza e via discorrendo. Nel Mondiale invece l’elettronica è libera per cui i top team usano sistemi addirittura più sofisticati di quelli in uso in MotoGP, dove centralina e base del software sono comuni. Guidare senza elettronica sarà un grave handicap soprattutto da metà gara in poi, quando l’aderenza cala. Su un tracciato come Donington il gap potrebbe essere anche di un paio di secondi al giro. Ma l’arrembante riccioluto con gli occhialoni da nerd non si scompone.

AMBIZIONE – “Sarà bellissimo affacciarci al Mondiale Superbike” commenta Ray. “L’obiettivo primario è accumulare chilometri e andare avanti con lo sviluppo della moto, visto che in questo periodo non ci sono gare di BSB. Per questo useremo la GSX-RR con specifiche BSB, ci interessa andare avanti e presentarci ancora più forti nelle prossime gare. In ogni caso  sarà eccitante potersi misurare coi piloti del Mondiale e vedere a che punto siamo come potenziale della moto.” 

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