12 Giugno 2009

Superbike: Brendan Roberts parla del suo infortunio

L'australiano vuole tornare in azione al più presto

Dopo l’infortunio ad una gamba procuratosi al via della gara di Monza, Brendan Roberts ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali e lo ha fatto tramite un proprio comunicato stampa. L’australiano ha speso quest’ultimo mese nella sua casa in Europa dove ha potuto rilassarsi e iniziare la riabilitazione dall’infortunio, nonostante il campione in carica della Superstock 1000 abbia espresso il desiderio di tornare nel suo paese natale.

Brendan ha voluto inoltre specificare meglio le sue condizioni di salute attuali. “Oltre alle lesioni e ai lividi che mi sono procurato durante la caduta, purtroppo ho subito uno strappo al quadricipite della gamba sinistra, il quale ha formato una sorta di “buco” che si è riempito di sangue, causando una borsite. La scorsa settimana i dottori hanno tentato di eliminare o almeno ridurre questa “sacca di sangue”, tentandone il drenaggio con un grosso ago, ma sfortunatamente il tentativo non ha avuto successo. Al momento la situazione è sotto osservazione e non è esclusa la possibilità di un piccolo intervento chirurgico per ovviare al problema. Per fortuna il muscolo sta man mano migliorando e ciò mi ha consentito di iniziare il recupero pedalando in bicicletta e svolgendo esercizi in acqua“.

Brendan non vede l’ora di potersi riprendere la “sua” Ducati 1198 preparata dal Guandalini Racing con la quale ha iniziato la sua stagione di debutto nel mondiale Superbike e che è stata affidata a Gregorio Lavilla, subito dopo l’infortunio accorso al pilota australiano. E’ da escludersi un suo rientro prima del Gran Premio di Donington Park, il quale si svolgerà il prossimo 28 giugno. Purtroppo nonostante l’ottimismo di Brendan, il quale si rivede nuovamente in sella probabilmente a partire dalla gara di Brno (26 luglio), voci attendibili parlano di un suo rimpiazzo definitivo a favore del più esperto Gregorio Lavilla.

In conclusione Roberts ha colto inoltre l’occasione per augurare un veloce recupero a Max Neukirchner, anch’esso coinvolto nella caduta multipla della prima variante innescata da Makoto Tamada.

Marco Guizzardi

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