Superbike: BMW e Ducati a rischio motori per il gran finale
Sykes, Reiterberger e Davies hanno ancora un solo motore, per i quattro round (12 gare) che restano. La Honda ha usato solo tre motori in nove round!
BMW e Ducati rischiano di arrivare con il fiato corto alla fase finale del Mondiale Superbike. Dall’elenco diffuso da Dorna si evidenza infatti che i tedeschi hanno a ancora a disposizione un solo propulsore, la stessa situazione del ducatista Chaz Davies. Ricordiamo che restano ancora dodici gare da disputare, otto sulla distanza normale e quattro sprint. La sfida riprenderà il 7-8 settembre a Portimao e restano quattro round: dopo il Portogallo ci saranno Magny Cours (Francia), El Villicum (Argentina) e Losail (Qatar).
EVOLUZIONE BMW VELOCE MA FRAGILE
Il regolamento concede sette motori per l’intera stagione. Ciascuno in più che venisse aggiunto, comporta la partenza dai box. A differenza di quanto avviene in MotoGP, dove vige la necessità di punzonarli tutti prima dell’inizio del campionato, in Superbike i propulsori possono essere introdotti di volta in volta. Quindi lo sviluppo è possibile durante la stagione, anche per adeguarsi ad eventuali concessioni regolamentari che, in questo 2019, sono già scattate da Assen (round 4) per BMW e Honda. Oltre a disporre delle “concession parts”, i tedeschi hanno introdotto da Misano un motore “evo”, che ha garantito un consistente aumento di prestazione ma è un pò mancato in affidabilità. Tom Sykes ha rotto nella sprint race proprio a Misano, vedendo andare in fumo il podio
NE RESTA SOLO UNO
BMW ha già introdotto sei motori sia per Tom Sykes che per lo scudiero Markus Reiterberger. Nel quadro qui sotto, in rosso sono evidenziati i motori non più utilizzabili, mentre in verde quelli ancora “in uso”. Ma, di norma, anche se ancora operativi dal punto di vista regolamentare, a questo punto della stagione tutti (o quasi) i motori in “verde” sono al limite del chilometraggio di sicurezza. In casa Ducati è messo nell’identica maniera anche Chaz Davies. Mentre Alvaro Bautista ne ha punzonati solo cinque, ancora tutti in uso. Anche Jonathan Rea ne ha due nuovi da punzonare, e quattro ancora “in verde”. La Kawasaki ha dunque la situazione motori sotto crontrollo, oltre che 81 punti di margine in classifica…
HONDA HA USATO SOLO TRE MOTORI
Il dato più curioso che emerge dalla tabella sottostante riguarda la Honda. Ryuichi Kiyonari ha usato appena tre motori, contro (almeno) cinque di tutti gli altri piloti ufficiali. Significa che, nel corso della stagione, il pilota del Team Moriwaki Althea potrebbe non aver avuto granchè da sperimentare, almeno lato motore.
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