20 Aprile 2009

Superbike: Bayliss a 360° sulla carriera e il futuro nelle corse

Bayliss parla del rientro nelle corse, Stoner, Foggy, Rossi..

Dopo una carriera da sogno, Troy Bayliss sta trascorrendo la sua vita da “pensionato” di nuovo in Australia, il suo paese natale, assieme alla famiglia. Il più amato pilota della World Superbike ripercorre la sua carriera in una lunga intervista per il sito MotoOnLine.com.au. Partendo dalle ultime gare della scorsa stagione, con la splendida vittoria in gara 2 a Magny Cours a titolo oramai archiviato, e la fantastica doppietta nel round di chiusura a Portimao, Bayliss afferma: “Dopo aver terminato in terza posizione e ottenuto il titolo, mi hanno detto di salire in moto e di dimostrare tutto ciò di cui ero capace. Così sono balzato in sella e ho vinto gara due così come le due manche finali a Portimao”. Bayliss aveva già annunciato da inizio anno il suo ritiro, dopo aver ottenuto tre titoli mondiali e ben cinquantadue vittorie di gara (più una in MotoGP, ndr), e spiega così il suo gesto: “Ho annunciato ad inizio stagione che sarebbe stato il mio ultimo anno e questo mi ha messo molta pressione addosso, mi ha dato molto lavoro da fare a livello stampa. Se non l’avessi detto prima sarebbe stato molto difficile poi fermarmi; mi sono praticamente scavato una buca davanti così da dovermi fermare”. Per una questione statistica Troy Bayliss è il pilota in Superbike con la più alta percentuale di vittoria, una ottenuta ogni tre disputate (52 vittorie su 152 partenze), ma il record di vittorie assoluto resta quello di Carl Fogarty, con 59 vittorie totali. Nonostante questo, Troy ha deciso di terminare comunque la sua carriera: “E’ bello poter vedere questi numeri, anche se alla fine vuoi sempre di più. Si può fare solo ciò che si è in grado di fare: così sono le corse. So che avrei potuto battere il suo record e sono cosciente di ciò che avrei potuto ottenere, ma ho preso la decisione di fermarmi e quindi questo non accadrà”. Durante la pausa invernale, c’è stato il tormentone di una sfida singola con Valentino Rossi in una gara della World Superbike, duello che però non è andato in porto. Troy Bayliss aveva chiesto ben un milione di euro per scendere di nuovo in pista, sapendo benissimo che non sarebbe successo: “E’ arrivato troppo tardi. Valentino è Valentino, lo sappiamo tutti. Penso che sia il pilota più forte mai esistito, e credo che sarebbe stato un bel colpo per la Superbike averlo per una gara. Ma io sto bene dove sto perchè penso che lui trovi tutto ciò molto difficile, perché come ho già detto Valentino è Valentino, ma l’ultima volta che ho gareggiato contro di lui ho vinto, quindi sono contento così (ride)”. Bayliss nella sua ultima gara di Portimao Appesa la tuta al chiodo, tra Bayliss e la Ducati la collaborazione non finisce qui. “Baylisstic” sarà presente ai round italiani della World SBK di quest’anno come uomo immagine, e avrà l’occasione di provare sia la Desmosedici GP9 che la 1198. Ci tiene a precisare però che queste prove saranno solo uno sfizio, in quanto non ha intenzione di diventare un vero e proprio test rider: “Farò qualche lavoretto per Ducati alle gare per quest’anno, ma per quanto riguarda provare le moto io non sarò davvero un test rider. Mi hanno offerto di fare un paio di turni, ma è solamente un’opportunità di rendermi felice se ho intenzioni di provare le due moto. E’ solo per sentire un po’ di adrenalina e compiere qualche giro”. Bayliss è convinto che Casey Stoner stia facendo già un ottimo lavoro di suo, grazie a un feeling con la moto e un lavoro perfetto assieme alla squadra. A differenza degli altri piloti Ducati in MotoGP, che fanno davvero fatica a domare la rossa di Borgo Panigale. Intanto Troy si affaccia al mondo al mondo delle quattro ruote, precisamente al campionato V8 Supercars, con i primi test e la possibilità di qualche gara quest’anno con il team Vodafone Triple 8. “Farò il mio primo testo completo a maggio, e non vedo l’ora. Non è una prova per vedere se sarò in grado di correre per il resto dell’anno, ma c’è la possibilità di partecipare a qualche evento come wild-card. Sono un po’ limitato poichè sto ancora lavorando con Ducati, ed essere il campione in carica significa aver da fare oltreoceano. Il campionato V8 Supercars mi interessa molto, e non vedo l’ora di poter scendere in pista. Un assaggio del mondo delle quattro ruote lo ha già avuto in occasione del Race of Champions, nel quale ha potuto sfidare anche il campione di Formula Uno Sebastien Vettel, vincitore dell’ultima gara disputata a Shangai, contro il quale il campione australiano non ha assolutamente sfigurato. Ha deciso però di aspettare di vedere come è il suo livello in pista, prima progettare il suo futuro. Intanto le offerte non mancano, come è lui stesso ad ammettere: “Due settimane fa, mentre ero a Roma, mi hanno offerto una guida per l’Italian Superstars Championship ad Imola, e ho intenzione di prenderla in considerazione”. Troy Bayliss festeggia il suo terzo titolo Un’osservazione finale va alla crisi globale che ha colpito prevalentemente la MotoGP, ma che si è fatta sentire anche nel mondiale Superbike: “Al momento sono tutti un po’ nei problemi. Non ci sono molti piloti MotoGP in griglia, mentre allo stesso tempo la SBK ne ha 32 stabili, che è una buona cosa. Come sappiamo tutti, il fattore più importante nelle corse motociclistiche riguarda il numero il livello delle sponsorizzazioni. So che anche in Ducati non stanno avendo un buon momento. Gli stipendi sono stati tagliati e i budget di molto ridotti, non è per niente una bella situazione. La SBK è un po’ più al sicuro, ma la stagione è ancora lunga”. Valerio Piccini

Lascia un commento