17 Aprile 2016

Superbike Assen Gara 2 Jonathan Rea talento e strategia: sono 34!

Il campione del Mondo è un mago anche di strategia: 34 successi a 29 anni 2 mesi 15 giorni come Foggy. Lorenzo Savadori sta arrivando: quarto

Velocissimo, spietato e mago della strategia. Jonathan Rea è un campione fantastico, in quest’epoca Superbike non c’è nessuno che possa tenergli testa. Ha sbancato la seconda sfida di Assen guidando cauto sul bagnato, entrando al cambio gomme al momento perfetto e poi scappando via sull’asciutto, con  le gomme giuste. Ha firmato da fuoriclasse la 34° vittoria a 29 anni, due mesi e 14 giorni esattamente come aveva fatto il mito anni ’90 Carl Fogarty.

L’ex ducatista ha costruito una bella fetta della propria fama proprio ad Assen (12 trionfi) ma Rea non è da meno: ha già vinto 9 volte in Olanda, in 16 gare. E adesso è di nuovo in fuga verso il secondo Mondiale che, contro avversari inferiori su tutta la linea, sembra poco più di una formalità. La Ducati con Chaz Davies scivola a  -45 punti,   Sykes a -59. Dopo quattro round Rea ne ha già uno di vantaggio. E abbiamo detto tutto.

La corsa è partita senza pioggia ma tutto lo schieramento ha optato per le gomme da bagnato, eccetto Sylvain Guintoli e Markus Reiterbeger che hanno puntato, sbagliando, sulla intermedia posteriore. Sul viscido il mattatore è stato l’australiano Joshua Brookes, pupillo BMW che ad Assen aveva sbancato nelle stesse identiche condizioni anno scorso nel dominio nella serie britannica. Ma solo perchè Rea nicchiava.

Quando la pista si  asciugata, il numero uno è entrato dentro per primo (nono giro su ventidue) seguito dallo scudiero Tom Sykes. Che però ha sbagliato scelta, facendo montare l’intermedia. Gli avversari sono rientrati troppo tardi, perdendo quei 3-4 secondi a giro che alla fine hanno scavato il solco dalle Kawasaki.  Ha pagato soprattutto la Ducati con Chaz Davies tornato al box quattro giri dopo Rea e annegato al quinto posto a oltre trenta secondi. Brookes, rientrato per ultimo, con le slick è caduto subito

Nel finale a Rea è bastato controllare facilmente Sykes, anche stavolta “suonato” su tutta la linea: in pista e sulle scelte tecniche.

Podio sfiorato per Lorenzo Savadori, ad un soffio dal podio alla quarta uscita con l’Aprilia (e in SBK) senza test invernali. Il 22enne cesenate ormai è l’italiano di punta Superbike: Davide Giugliano, con la Ducati ufficiale, è arrivato soltanto ottavo.

Lascia un commento