22 Aprile 2012

Superbike Assen Gara 1: corsa pazzesca, vince Guintoli

Checa e Biaggi terzo e quarto sul traguardo, Melandri nono

Assen è un circuito che regala sempre incredibili emozioni, ma la prima gara Superbike appena conclusa è andata oltre ogni aspettativa. Due partenze, la prima sull’asciutto per una corsa fermata al quattordicesimo giro a causa della pioggia che ha improvvisamente incominciato a scendere copiosa sul tracciato olandese. Il secondo start ha visto, come da regolamento una nuova gara, di soli 9 giri, con l’ordine di partenza dettato dalle posizioni al completamento del tredicesimo giro, ovvero prima che la bandiera rossa facesse la sua comparsa dopo le cadute di Melandri (poi ripartito) e di Smrz ed i lunghi di Rea e Hopkins. A conquistare il successo finale è stato Sylvain Guintoli (Team Effenbert – Liberty Racing Ducati), che grazie a questa vittoria ottiene il primo successo nel Mondiale Superbike, che rappresenta inoltre il primo sigillo per la squadra ceca. Il francese non vinceva una gara dal 2009 a Brands Hatch nel British Superbike, mentre l’ultimo pilota transalpino in ordine di tempo a salire sul gradino più alto del podio era stato Regis Laconi nel 2005, a Misano.

Guintoli è stato il miglior interprete della pista olandese sul bagnato ed ha dato il massimo senza perdere il controllo della moto come è successo a tre piloti in testa prima di lui, in ordine Jonathan Rea, scivolato alla  “Duikersloot” nel corso del primo passaggio, Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) che dopo la caduta di Rea aveva acquisito la leadership per poi cadere alla curva 15 due giri dopo ed Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK), vittima di un brutto volo alla “Meeuwenmeer”, fine della tornata numero 7. A completare il podio troviamo due piloti Ducati Althea, con sorprendentemente Davide Giugliano che ha la meglio sul campione in carica Carlos Checa, dopo un tentativo di sorpasso di quest’ultimo alla variante che precede il traguardo, rispedito al mittente dal coriaceo “rookie” romano. Quarta posizione finale per Max Biaggi (Aprilia World Superbike), molto più a suo agio sul bagnato piuttosto che sull’asciutto, a precedere il compagno di squadra Eugene Laverty, il connazionale Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia SBK), Jakub Smrz (Team Effenbert – Liberty Racing Ducati), Niccolò Canepa (Red Devils Roma Ducati) e Marco Melandri, quest’ultimo in grave difficoltà nella seconda gara.

Grande delusione per il pole man Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), vittima di un problema tecnico nella prima gara mentre era in testa alla corsa, del quale non se n’è avveduto se non quando i commissari gli hanno segnalato il problema, dopo che Haslam gli aveva fatto cenno senza successo di fermarsi. Cadute nella gara “wet” anche per Chaz Davies (ParkinGO MTC Aprilia) e John Hopkins (Crescent FIXI Suzuki). Il compagno di squadra di quest’ultimo, Leon Camier, è incredibilmente uscito di scena a causa di un high-side di cui è stato vittima nel warm-up lap della nuova gara.

Cronaca di Gara

Scatta bene dalla pole Tom Sykes, seguito da Rea Checa Melandri e Haslam. I primi due cominciano subito a spingere forte, risale in terza posizione sopravanzando il campione in carica. Brutta partenza di Guintoli, sceso fino alla decima posizione. Buon recupero di Laverty che è settimo a precedere Fabrizio e Davies. Sorpasso dell’italiano sul l’irlandese di casa Aprilia alla “Strubben” rispedito al mittente più avanti nel giro, con l’alfiere BMW Motorrad Italia che viene sopravanzato anche da Davies. Sykes prova a fare il vuoto ad inizio del secondo giro mentre dietro di lui Rea, Melandri, Checa, Smrz e Haslam  inseguono compatti. Continua la bagarre tra Fabrizio e Davies per l’ottava posizione mentre il romano ha la meglio sul compagno di marca in fondo al rettilineo ad inizio del terzo passaggio. Laverty al contempo ha la meglio su Smrz ed è sesto. Biaggi naviga in tredicesima posizione preceduto da Hopkins e Davide Giugliano, in un pacchetto di mischia molto agguerrito.

A conclusione del terzo giro principio di high-side di Jonathan Rea alla “Geert Timmer”, il pilota Honda World Superbike è costretto a cedere una posizione, mentre poco dopo alla Medjik c’è il lungo di Haslam che rientra settimo. Fabrizio perde diverse posizioni e si ritrova ottavo. Smrz viene beffatto prima da Checa e poi ingaggia un duello con Haslam per tutto il corso del quinto passaggio. Sykes si vede ripreso da Melandri, al contempo il romagnolo viene tenuto sott’occhio da Rea. Max Biaggi fatica nel suo recupero e resta fermo in dodicesima posizione.  Si ricompatta uno spettacolare gruppo di testa nel corso del sesto passaggio, con Sykes che si veder ridurre il vantaggio a mezzo secondo sugli inseguitori. Continua la lotta al vertice con un gruppo di nove piloti racchiusi in poco più di un secondo. Grande spavento di Rea che rischia nuovamente l’high-side alla “Strubben” ma riesce a rialzare la moto ed a non cadere, riaccodandosi al gruppo e riprendendo la caccia (Decimo giro).

Nel passaggio seguente Melandri prova a conquistare la testa della corsa su Sykes e Checa si fa sotto per la terza posizione occupata da Haslam. Ingresso di Smrz su Laverty alla “Duikersloot” che va a buon fine, il pilota ufficiale Aprilia è ora pressato da vicino da un arrembante Rea. Colpo di scena a conclusione dell’undicesimo giro, Sykes accusa un problema tecnico ma resta in pista e viene poco dopo avvisato da Haslam, senza successo. L’inglese perde poco a poco diverse posizioni ed è di intralcio agli avversari rischiando di farsi tamponare. Questo costa a Checa qualche posizione, l’alfiere Ducati Althea scende fino alla quinta posizione. Questo fa si che il gruppo di testa ri ricompatti nuovamente. A Sykes viene segnalato l’inconveniente e così l’autore della pole capisce di doversi ritirare ed esce del tracciato. La lotta di testa quindi coinvolge ora il duo BMW ufficiale. Nella lotta si inserisce Guintoli che guadagna la seconda piazza, ma sono fasi convulse della gara. Tentativo di sorpasso pazzesco all’esterno di Smrz alla “Haarbocht”, quattordicesimo giro all’esterno, non andato a buon fine. Improvvisamente comincia a piovere e questo porta alle cadute di Melandri e Smrz, mentre Rea e Hopkins compiono un dritto ma riescono a tornare in pista. La 1198 del pilota ceco attraversa come un missile la ghiaia.

La gara viene sospesa  nel corso del quattordicesimo giro, impossibile proseguire a causa della pioggia. Si riparte con una nuova corsa “wet” di nuove giri, lo schieramento riprende il posizionamento dei piloti al termine del tredicesimo passaggio. In prima fila troviamo Melandri, Guintoli e Haslam, Smrz che era in terza posizione non è riuscito a schierarsi a causa dei danni occorsi alla moto ed al fatto di non essere riuscito quindi a tornare ai box. Quinta casella per Checa seguito da Davies, Badovini e Rea. Terza fila per Hopkins, Giugliano, Laverty e Fabrizio. Tredicesima posizione di partenza per Max Biaggi. Subito il primo inconveniente nel warm-up con protagonista Leon Camier, vittima di un high-side alla “Strubben”. Le condizioni della pista sono difficilissime, il manto d’asfalto è completamente invaso dall’acqua. Nonostante questo ha inizio la nuova gara,  scatta benissimo Melandri ma è Rea a transitare per primo alla “Haarbocht”, seguito da da Haslam e proprio da Melandri, quest’ultimo sopravanzato dal connazionale Badovini prima, da Checa poi.

Melandri è chiaramente non a suo agio in pista e perde costantemente posizioni, mentre Rea e Haslam davanti fanno il vuoto fino a che il nord-irlandese perde il controllo della moto alla “Duikersloot”, lasciando “Pocket Rocket” da solo in testa. Checa sopravanza Badovini alla “Haarbocht” ad inizio del secondo giro. Laverty sale in quarta posizione seguito da Giugliano e Fabrizio, con Biaggi in settima posizione e Guintoli ottavo. La seconda vittima del bagnato è John Hopkins, che perde l’anteriore alla “De Bult”, in assoulto uno dei punti più difficili della pista viste le condizioni. Haslam fa il vuoto ed il suo vantaggio sale a più di otto secondi sugli inseguitori, con Checa e Badovini in Bagarre per la seconda piazza. Biaggi guadagana la quinta posizione sopravanzando gli altri due romani Giugliano e Fabrizio.

Colpo di scena incredibile al terzo giro, Haslam perde l’anteriore alla curva 15 e dice addio alla sua gara. Nonostante la pioggia i piloti sono molto agguerriti in pista, con Biaggi che ottiene la terza posizione ed inizia ad insidiare Badovini. Quarto è Guintoli, che fa segnare il giro più veloce della gara e precede Giugliano, Fabrizio e Laverty. Fuori dai giochi anche Chaz Davies, scivolato sempre alla curva 15. Melandri in estrema difficoltà si ritrova al quinto passaggio in undicesima posizione, mentre il suo connazionale Lorenzo Zanetti, ottavo, perde l’anteriore alla “Stekkenwal” e finisce nella ghiaia. Bagarre tra Badovini e Guintoli con il francese che prova alla “Ossenbroeken” ma viene chiuso dall’italiano, perdendo anche la posizione da Biaggi. Il pilota del Team Effenbert si riappropria del terzo posto e prova a mettersi di nuovo all’inseguimento  del #86.

Grande rimonta di Davide Giugliano che si accoda al terzetto il lotta per la seconda posizione. Errore di Carlos Checa alla “Osserbroeken” con lo spagnolo che è costretto a lasciare la testa della corsa a Badovini. Guintoli, in assoluto il più in palla in pista, conquista la seconda posizione e si ritrova in testa visto il volo di Badovini alla “Meeuwenmeer”, che gli toglie le chance di vittoria alla conclusione del settimo passaggio. All’ultimo giro Guintoli si ritrova in testa con un buon vantaggio su un sorprendente Davide Giugliano, il quale a sua volta precede il compagno di squadra Checa. Lo spagnolo prova il sorpasso alla staccata della “Geert Timmer” ma viene infilato all’esterno dall’italiano con quest’ultimo che conquista la seconda posizione. Vince quindi Guintoli, Giugliano e Checa completano il podio. Biaggi ha la meglio su Laverty nel finale, Fabrizio è sesto a precedere Smrz, Canepa, Melandri e Mercado.

eni FIM Superbike World Championship 2012
Assen, Classifica Gara 1

01- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – 9 giri in 18’38.395
02- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 2.633
03- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 3.031
04- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.927
05- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 4.374
06- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 11.359
07- Jakub Smrz – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 26.412
08- Niccolò Canepa – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 37.562
09- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 49.896
10- Leandro Mercado – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’08.847
11- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 1’11.760
12- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 1’13.988
13- David Salom – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’27.019
14- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – a 1 giro
15- Mark Aitchison – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – a 2 giri

Valerio Piccini

Servizio Fotografico: Diego De Col

Lascia un commento