27 Luglio 2016

Superbike 2017 Stefan Bradl in Honda: fatto

Melandri-Ducati dà un'accellerata al mercato Superbike 2017. il tedesco Stefan Bradl va in Honda a fianco di Nicky Hayden: che squadrone!

Manca ancora l’annuncio ma è fatta per Stefan Bradl alla Honda World Superbike. Che quindi nel 2017 schiererà un superteam con due ex campioni del Mondo: il tedesco è stato iridato Moto2 nel 2011, Nicky Hayden (che ha un triennale) in MotoGP 2006.

Bradl è un ottimo acquisto non solo per l’Ala Dorata ma anche per il Mondiale: ha solo 26 anni ma un’esperienza enorme, avendo all’attivo 164 GP in tutte le cilindrate dei GP: 125, Moto2 e MotoGP, dove limita da ben cinque stagioni. Il figlio d’arte (papà Helmut è stato grande protagonista della 250GP anni ’80) rientra nell’orbita Honda, con cui ha gareggiato tre anni in top class, con la possibilità di sviluppare la nuova CBR, e sfruttarne il potenziale da subito, visto che il prototipo sta girando da…anni in Giappone.

Stefan lascia senza rimpianti l’Aprilia MotoGP con l’intento di diventare una delle colonne Superbike per scatenare l’entusiasmo di una Nazione, la Germania, che conta moltissimo ai fini commerciali ma che non ha mai avuto grande passione per il campionato alternativo. Chiaro che Dorna abbia, opportunamente, benedetto l’operazione: in MotoGP sta per arrivare un altro tedesco, Jonas Folger in Yamaha Tech, per cui Bradl a questo punto sarebbe stato un doppione.

Lascia un commento

2 commenti

  1. Dlindlon ha detto:

    Quando leggo frasi del tipo:

    “con l’intento di diventare una delle colonne Superbike per scatenare l’entusiasmo di una Nazione, la Germania, che conta moltissimo ai fini commerciali”

    ironicamente mi vengono in mente le barzellette dove c’è un’italiano, un tedesco, un francese, e così via. Ma se la logica deve essere quella di andare a catturare l’interesse di specifici contesti nazionali perché non fare durante la LUNGA PAUSA ESTIVA DEL WSBK una Superbike delle Nazioni sulla falsariga del “MXDN” (motocross delle nazioni). Qua ci vorrebbe proprio la fantasia dei fratelli Flammini… 🙂