6 Aprile 2013

Marco Melandri, 101 giri al ritorno in sella dopo l’operazione

In pista per i test privati BMW a Jerez de la Frontera

Giovedì 4 e venerdì 5 aprile il BMW Motorrad GoldBet SBK Team è tornato in pista a Jerez de la Frontera per una due-giorni di prove finalizzati allo sviluppo della BMW S1000RR HP4 Superbike, ma soprattutto per verificare le condizioni fisiche di Marco Melandri, al ritorno in sella a pochi giorni dall’operazione alla spalla destra. Il ravennate, sul podio in Gara 2 a Phillip Island e reduce da un delicato intervento in artroscopia consistito nel ripulire alcune aderenze e artrosi all’acromion, nei due giorni di test condizionati dal maltempo è riuscito a completare ben 101 giri, di buon auspicio per il prossimo appuntamento del Mondiale Superbike in programma il 14 aprile prossimo al MotorLand Aragon di Alcaniz. “Non ho più avvertito dolore, questo è senza dubbio un buon segno“, ha ammesso Marco Melandri. “Ovviamente sto ancora cercando di far forza e ritrovare la giusta mobilità e flessibilità della spalla, pertanto il muscolo mi fa un pò male, ma è consuetudine in questi casi. La buona notizia è che sono sulla strada per il completo recupero, l’ho potuto confermare in questi due giorni di prove dove ho avuto modo di verificare anche il potenziale di una serie di aggiornamenti e novità in materia di elettronica della mia BMW. Complessivamente sono soddisfatto, la spalla è in ripresa e qui a Jerez abbiamo trovato delle buone idee per il futuro: tutti in squadra stiamo facendo un ottimo lavoro“. Chaz Davies Oltre a Melandri, a Jerez era regolarmente presente Chaz Davies, al secondo test in pochi giorni sul tracciato andaluso con il chiaro intento di verificare il potenziale delle nuove strategie elettroniche e gli ultimi aggiornamenti sviluppati dal Reparto R&D di BMW Motorrad in materia di ciclistica e propulsore. “Purtroppo qui abbiamo incontrato le stesse condizioni dei precedenti test: bagnato, mezzo e mezzo, asciutto“, spiega Chaz Davies, 74 giri a referto. “E’ stato un pò frustrante perchè di fatto abbiamo potuto girare soltanto per 2 ore su pista asciutta, ma in questo tempo siamo stati in grado di fare tante prove valutando nuovi componenti del telaio, strategie elettroniche e l’erogazione della pista. Possiamo ritenerci soddisfatti e pronti per il prossimo round ad Aragon“.

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