29 Aprile 2013

Chaz Davies: “Ho limitato i danni per il campionato”

Un quinto ed un settimo posto in un weekend sfortunato

Dal trionfale weekend al Motorland Aragón di Alcañiz, ad una giornata problematica vissuta al TT Circuit Van Drenthe di Assen. Chaz Davies nel terzo appuntamento stagionale del World Superbike ha limitato i danni sul celebre tracciato olandese dopo una serie infinita di problemi ed imprevisti. Se al sabato per un problema tecnico in Superpole è stato estromesso dalla SP2, nei 15 minuti di Warm Up della domenica mattinata una caduta ha costretto i meccanici del BMW Motorrad GoldBet SBK Team ad una vera corsa contro il tempo per riparare la propria BMW S1000RR in vista di Gara 1.

Costretto a scattare dal fondo dello schieramento l’ex Campione del Mondo Supersport ha concluso 7° nella prima manche, riuscendo a rifarsi in Gara 2 con un apprezzabile quinto posto finale proprio davanti al capo-classifica Sylvain Guintoli. Con questi risultati conseguiti ora il pilota gallese insegue a 28 punti la leadership di campionato, appaiato in seconda posizione con Eugene Laverty e Tom Sykes.

E’ stato un weekend sfortunato“, ha ammesso Chaz Davies. “Purtroppo la giornata di domenica è iniziata male con la caduta nel Warm Up: ho perso l’anteriore della moto, mi sono ritrovato a terra ed in un primo momento non pensavo che la moto si fosse danneggiata più di tanto. In realtà non era così e la squadra ha dovuto svolgere un lavoro enorme per consentirmi di prender parte a Gara 1.

Partendo dal fondo dello schieramento di partenza l’obiettivo per me era di portare a casa qualche punto, invece ho concluso settimo e ho segnato anche dei buoni tempi sul giro. Nella seconda manche non avevamo il potenziale per stare davanti, ma il quinto posto non è poi così male, ci consente di non perdere eccessivamente terreno in classifica.

Ovviamente non posso esser soddisfatto di come è andato questo weekend, ma in compenso abbiamo scoperto i nostri punti deboli e penso che tra due settimane a Monza torneremo nelle posizioni che più ci competono“.

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