20 Settembre 2020

Superbike, Jonathan Rea lo stratega: in Francia può chiudere i giochi

Jonathan Rea in gara 2 ha sofferto forti vibrazioni all'anteriore e ha gareggiato da ragioniere. "L'obiettivo era aumentare il vantaggio e ci siamo riusciti"

Superbike, Jonathan Rea

Jonathan Rea ha allungato le mani sul sesto Mondiale Superbike consecutivo. Con una vittoria, un secondo e un quarto posto a Barcellona ha ottenuto quello che voleva, cioè aumentare il vantaggio su Scott Redding. Alla vigilia i punti erano 36, adesso 51. Per fare festa a Magny Cours, ne deve guadagnare altri undici. E’ tutto nelle sue mani: vincendo tutte le gare sarebbe aritmeticamente campione. In un campionato così breve, solo otto round, avere la prospettiva di chiudere in anticipo significa che sei stato veramente perfetto. Pensare che la partenza a Phillip Island non era andata proprio secondo i piani, con la caduta in gara 1 che poteva complicare tutto. E invece, anche stavolta, sta inesorabilmente stritolando la resistenza Ducati.

“Ho avuto forti vibrazioni”

A Portimao e nella doppia di Aragon Jonathan Rea aveva attaccato furiosamente, prendendosi parecchi rischi. Al Montmelò, dove nei test con la gomma da qualifica era stato straordinario, ha capito che – per la prima volta in questa stagione – era il caso di passare in modalità “controllo”. “Ho avuto forti vibrazioni all’anteriore, in fase di frenata non avevo stabilità” spiega il numero uno, che nelle prime prove del venerdi era finito dritto alla prima curva per un problema all’impianto frenante.  “Ho visto che parecchia gente era agitata, e per come ero messo per provare a tenere il ritmo avrei dovuto stressare l’anteriore, coi rischi conseguenti.” Con Scott Redding dietro e in difficoltà più di lui, esagerare non avrebbe avuto senso.

“Le curve lunghe ci sono indigeste”

Jonathan Rea ha guadagnato altri 15 punti su un tracciato che non si è rivelato molto amico della Ninja, perlomeno non nelle condizioni climatiche di questo settembre catalano. “La Kawasaki è ancora un’ottima moto sui tracciati stop-and-go (come Magny Cours, ndr…) ma sulle curve lunghe e veloci facciamo molta fatica a tenere il passo. Su questo aspetto dovremo lavorare molto nei test invernali”. Una dichiarazione sibillina, che lascia intendere che KRT utilizzerà anche nel 2021 l’attuale Superbike, che seppure continuamente aggiornata, è la stessa moto da un decennio.

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