7 Giugno 2019

Jonathan Rea: “Il test Endurance ha rischiato di farmi perdere il filo”

Il campione del Mondo è atterrato in Spagna giovedi, reduce dai test a Suzuka con la Kawasaki ZX-10R in versione 8h. Ma ha già ripreso il filo

Jonathan Rea

Jonathan Rea è atterrato in Spagna reduce da due giorni di test a Suzuka con la Kawasaki ufficiale in configurazione 8h. Motore meno potente, diverso assetto, gomme Bridgestone. E, aspetto non secondario per uno sportivo di questo livello, sette ore di fuso orario da smaltire. Ritrovare gli automatismi con moto e gomme differenti non era scontato. Il campione del Mondo ha un pò sofferto nella prima sessione, poi nella seconda ha ritrovato il suo passo. Che, cronologico alla mano, è più o meno in linea con quello di Alvaro Bautista e Michael van der Mark (qui cronaca e tempi).In FP2 Rea ha fatto tre stint, il primo di otto, il secondo di sei e l’ultimo di quattro giri, scendendo tre volte sotto la barriera di 1’39”. Intanto va avanti a gonfie vele la vendita della biografia di Jonathan Rea, uscita in italiano nelle scorse settimane. Qui puoi acquistare on line. 

“CAPIRE IL LIMITE E’ PIU’ DIFFICILE”

E’ stato un venerdi pieno di incognite. La più grande è stata ritrovare confidenza con la mia moto del Mondiale dopo il test a Suzuka con la ZX-10R in configurazione Endurance. Al mattino avevo perso completamente il feeling. Anche prendere le misure con il nuovo asfalto ha richiesto tempo. Rispetto ai test (due sessioni a novembre e gennaio, ndr) adesso l’aderenza è molto più alta, non capisci bene fin dove puoi spingerti. Ho passato l’intera giornata a prendere la confidenza con tutto, e anche a sperimentare tutte le varie soluzioni di gomma posteriore. In FP2, con il caldo che troveremo in gara 1, ho fatto qualche piccolo aggiustamento ritrovando tutte le sensazioni che avevo perduto. Nei test di Misano (settimana scorsa, ndr) abbiamo fatto un salto in avanti con la posizione di guida. Sono molto felice del bilancio di giornata.”

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