17 Giugno 2019

Jonathan Rea avverte: “Anche Yamaha è diventata un problema”

L'iridato sbarca a Misano con la Ducati e Alvaro Bautista nel mirino. Ma adesso c'è anche la Yamaha con cui dover fare i conti

Jonathan Rea
Jonathan Rea arriva a Misano a 39 punti  da Alvaro Bautista, leader del Mondiale Superbike dal via in Australia. Dopo il round di Jerez, complicato dalla penalità subìta per lo speramento ad Alex Lowes, nei pensieri del campione in carica non c’è solo la Ducati. Anche Yamaha ha fatto passi avanti giganteschi e il primo successo 2019 di Michael van der Mark ha buone possibilità di non restare un lampo isolato. L’olandese ha già battuto tre volte Jonathan Rea: prima di Jerez successo anche all’ultimo giro di gara 2 ad Assen. Van der Mark ha quindi dato una bella mano ad Alvaro Bautista… Intanto continua a gonfie vele la vendita dell’autobiografia “In Testa” uscita il mese scorso.

YAMAHA TEMIBILISSIMA”

Intanto prosegue a gonfie vele la vendita dell’autobiografia “In Testa” uscita il mese scorso (qui per acquistare on line). “Non mi sorprende affatto che Yamaha stia andando così forte” premette Jonathan Rea. “Già lo scorso anno avevo segnalato come fosse una delle migliori moto in pista. Ma adesso hanno fatto un consistente passo avanti. Lo vedo in pista, prima erano veloci solo sul giro secco, adesso riescono a tenere un ritmo altissimo anche in gara.” La Kawasaki sta restando indietro? “No, anche la ZX-10R è cresciuta. Ma il carattere del motore non ci aiuta, sulle piste stop-and-go riesco a metterci una pezza. In altri tipi di tracciati è assai più difficile.”

“HO SPOSTATO IL PESO SUL POSTERIORE”

Nei test di Misano, prima del round spagnolo, la Kawasaki ha sperimentato una nuova posizione di gara che Jonathan Rea aveva giudicato al momento un gran passo avanti. “Modificando sella, manubri e pedane siamo riusciti a spostare leggermente il mio corpo più verso la parte posteriore della moto. Questo mi ha permesso di migliorare il feeling con l’anteriore: in piena piega sento che la gomma ha più contatto. Inoltre più peso dietro significa migliore trazione. Intendiamoci, non abbiamo pescato il jolly. Ma ho sensazioni di guida migliori.”

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