Jonathan Rea avverte: “Anche Yamaha è diventata un problema”
L'iridato sbarca a Misano con la Ducati e Alvaro Bautista nel mirino. Ma adesso c'è anche la Yamaha con cui dover fare i conti
YAMAHA TEMIBILISSIMA”
Intanto prosegue a gonfie vele la vendita dell’autobiografia “In Testa” uscita il mese scorso (qui per acquistare on line). “Non mi sorprende affatto che Yamaha stia andando così forte” premette Jonathan Rea. “Già lo scorso anno avevo segnalato come fosse una delle migliori moto in pista. Ma adesso hanno fatto un consistente passo avanti. Lo vedo in pista, prima erano veloci solo sul giro secco, adesso riescono a tenere un ritmo altissimo anche in gara.” La Kawasaki sta restando indietro? “No, anche la ZX-10R è cresciuta. Ma il carattere del motore non ci aiuta, sulle piste stop-and-go riesco a metterci una pezza. In altri tipi di tracciati è assai più difficile.”
“HO SPOSTATO IL PESO SUL POSTERIORE”
Nei test di Misano, prima del round spagnolo, la Kawasaki ha sperimentato una nuova posizione di gara che Jonathan Rea aveva giudicato al momento un gran passo avanti. “Modificando sella, manubri e pedane siamo riusciti a spostare leggermente il mio corpo più verso la parte posteriore della moto. Questo mi ha permesso di migliorare il feeling con l’anteriore: in piena piega sento che la gomma ha più contatto. Inoltre più peso dietro significa migliore trazione. Intendiamoci, non abbiamo pescato il jolly. Ma ho sensazioni di guida migliori.”
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