15 Marzo 2019

Superbike Thai Prove 1: Alvaro Bautista riparte alla carica

Alvaro Bautista distrugge il primato di Buriram e si tiene dietro Jonathan Rea. Yamaha insegue, Marco Melandri 4°. Bene BMW, indietro Honda

Alvaro Bautista Thai Worldsbk

Alvaro Bautista suona la carica Ducati nelle prime prove del round Thailandia del Mondiale Superbike. Con 1’33″089 lo spagnolo ha distrutto il primato ufficiale del tracciato di Buriram, stabilito nel 2017 da Jonathan Rea in 1’33″436 ed è ad appena due decimi dal primato in Superpole (gomma supersoffice) firmato dallo stesso nordirlandese in 1’32″814. Jonathan Rea, a lungo al comando della sessione, alla fine ha pagato 199 millesimi. In ritardo il resto del gruppo con le Yamaha di Michael van der Mark e Marco Melandri davanti alla BMW di Tom Sykes. (Qui gli orari in TV)

La V4R va fortissimo anche qui

Chi temeva che la tripletta di Bautista in Australia potesse essere un lampo isolato ha dovuto aspettare appena 50 minuti per chiarirsi le idee. La Ducati V4R è un fulmine anche su questo tracciato completamente diverso da Phillip Island. Nel primo settore, quello più veloce, Bautista vola (309 km/h) ma le altre quattro Rosse in pista non sono da meno: sono tutte nella top five e l’unica a tenere testa è la Kawasaki di Rea, che però prende ben 8 km/h. La Yamaha si è fermata a 299 km/h (Lowes), mentre Melandri pagata  14 km/h.

Problemi per Chaz Davies

Sul giro però Bautista fa storia a se, come in Australia. Chaz Davies, con la V4R gemella, è solo ottavo  staccato di oltre un secondo, incalzato da Eugene Laverty con la Ducati Go Eleven dotata di sospensioni Bitubo. Lo stesso Chaz Davies è rimasto a lungo fermo ai box per un problema al leveraggio della sospensione.

Rea tiene testa

La Kawasaki perde due decimi nei settori più veloci (T1 e T2) ma riguadagna terreno nella parte più guidata del tracciato, dove Rea è supersonico. Sarà una bella lotta contro la Ducati, su questo tracciato dove il Cannibale ha trionfato sei volte in otto gare, con sette presenze sul podio. Fa impressione il divario incassato da van der Mark, terzo: 822 millesimi sono un abisso su un tracciato piatto e (relativamente) semplice come Buriram. Le Honda ufficiali, che qui hanno fatto i test invernali, incassano anche di più: Leon Camier è dodicesimo a 1″7 dalla vetta. Alle 15 locali, le 09:00 in Italia, scatta la seconda e ultima sessione di giornata.

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