6 Luglio 2019

Alvaro Bautista, la terza caduta fa molto male

Lo spagnolo rivela che le cadute di Jerez e Misano sono state determinate da problemi tecnici, poi risolti. Ma senza fornire dettagli

Alvaro Bautista

Alvaro Bautista cade per la terza volta in tre round, spiana la strada al sorpasso Mondiale di Jonathan Rea e nel dopo gara solleva un caso che farà discutere. “A Jerez e a Misano sono caduto per problemi tecnici, ma li abbiamo risolti, adesso è tutto a posto. Qui invece sono volato via per le difficili condizioni”. Il 34enne spagnolo, pur incalzato, si è rifiutato di fornire dettagli sulle ipotetiche anomalie. Le parole di Alvaro hanno creato imbarazzo in Ducati. Sicuramente non serviranno a smorzare la tensione di questo momento nero. Dopo la Superpole Race di Jerez, Alvaro Bautista aveva 61 punti di vantaggio, adesso ne ha 9 da recuperare su Jonathan Rea. Un break di 70 punti difficile da ipotizzare. All’inizio di stagione il nordirlandese ha preso batoste in serie, ma quando non ha potuto vincere,  ha portato a casa piazzamenti importanti. Adesso che vola,  sta passando all’incasso.

RETROMARCIA

Dopo la caduta di Misano, Alvaro Bautista aveva parlato di eccessiva confidenza, “mi sono fidato troppo. Le condizioni di temperatura dalla gara del mattino (dominata, ndr) a quella del pomeriggio erano cambiate molto e ho sbagliato“. Adesso spunta questa ipotesi dei problemi tecnici. Vedremo se e come la Ducati fornirà chiarimenti in merito. Potrebbero entrarci anche le trattative sul rinnovo: Bautista e la squadra si scambiano attestati di fiducia in ottica 2020, ma la firma ancora non c’è. Intanto la conferma di Danilo Petrucci ha definitivamente cancellato la possibilità del rientro in MotoGP.  “Vediamo se entro la pausa estiva riusciamo a concludere” ha detto il pilota. Le ferie cominciano fra una settimana…

“FORTUNATO A NON FARMI MALE”

Bautista ha raccontato la terza disavventura così. “Nelle libere del mattino avevamo fatto alcune modifiche per adattare meglio la moto al bagnato. Ma la partenza è stata comunque difficile, non avevo aderenza, era come guidare sul ghiaccio. Alla curva sei la moto è partita con violenza, ho picchiato forte la testa e sono stato fortunato a non farmi male. La Ducati V4R ha un gran motore, ma da solo non basta. Si muove molto, a volte è difficile da controllare. Per questo gli altri piloti hanno problemi più grossi dei miei.” Al momento dell’incidente Alvaro era in quinta posizione, a oltre 19 secondi da Jonathan Rea.

Lascia un commento