17 Marzo 2019

Alvaro Bautista: “Ci tolgono i giri? Spingerò ancora di più”

Nel paddock Superbike si parla insistentemente di limitazione in arrivo per la Ducati. Ma Alvaro Bautista la soluzione ce l'ha già

Alvaro Bautista ThaiWorldSBK

Riduzione di giri in arrivo per la Ducati V4R? Nel paddock di Buriram c’è chi giura che a partire dal quarto round, cioè Assen il 13-14 aprile, alla Rossa verranno tagliati 250 giri. Più delle sei-vittorie-sei di Alvaro Bautista impressionano i distacchi che sta infliggendo: a Phillip Island e Buriram il mucchio selvaggio era la regola, lo spagnolo invece ha vinto con distacchi da tappa alpina del Giro d’Italia (qui cronaca e classifica di gara 2). Ad oggi la Ducati gira a 16.350, che succederebbe se la linea rossa venisse abbassata a 16.100?

“No ne ho idea, vedremo al momento, se succede” resta sul vago Alvaro Bautista. “Sto dando il massimo e credo che la mia strategia non cambierà, darò il massimo comunque. Io sono questo tipo di pilota, spingo se posso vincere ma spingo anche se il quinto posto è il massimo obiettivo”. 

Intanto te la godi, eccome…

“In Australia ero convinto di andare forte, qui in Thailandia c’erano più punti di domanda. Questa era terra di conquista Kawasaki (sette vittorie in otto gare, ndr) e credo che aver vinto tutte le gare e chiuso al comando tutte le sessioni abbia un significato particolare.”

Le due gare lunghe sono state identiche, da fuori.

“In realtà in gara 2 eravamo molto più a posto, la moto voltava meglio e ha reso tutto più facile.” 

Arrivi ad Aragon, pista di casa da leader indiscusso. 

“E’ una bella soddisfazione, spero di vedere tanti spagnoli sulle tribune. Stiamo vivendo un gran momento, la squadra è fantastica e il supporto che mi sta dando la Ducati è quello che sognavo da tutta una vita in pista. Quando hai la moto e l’organizzazione giusta, è molto più facile andare forte…”

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1 commento

  1. Katana05 ha detto:

    250 giri in meno non cambieranno assolutamente niente, perchè la V4 conserverà comunque un vantaggio di 1500 giri su Kawasaki e di oltre 1000 su tutti gli altri. Personalmente non credevo avrei mai assistito ad una simile vergogna e non intendo continuare a farlo. Ci rivediamo fra uno o due anni, quando forse non sarà più permesso ai motorini di correre contro le biciclette.