6 Maggio 2009

Superstock 1000: intervista esclusiva a Claudio Corti

Il pilota Alstare Suzuki ci parla alla vigilia del round di casa a Monza

Anno nuovo, vita nuova. Il famoso detto calza alla perfezione per Claudio Corti, neo-acquisto Suzuki Alstare per la Coppa del Mondo FIM Superstock 1000. Il pilota nato a Como, 22 anni il prossimo 25 Giugno, è riuscito con la nuova GSX-R 1000 K9 ad ottenere la vittoria nel round inaugurale di Valencia, provando di essere uno dei piloti più talentuosi tra le giovani promesse del panorama motociclistico mondiale. Il centauro italiano si appresta così a tentare l’impresa: vincere al primo anno in Suzuki, dopo ben cinque trascorsi in Yamaha tra alti e bassi e puntare a una sella in World Superbike per la stagione 2010. BikeRacing.it lo ha intervistato per voi in occasione della conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri presso il Castello di Casiglio e organizzata dal nuovo sponsor del team, la società Mectex di Erba (provincia di Como) che, oltre a produrre già tessuti utilizzati nell’abbigliamento da corsa in Formula 1, si sta affacciando al mondo delle corse a due ruote. Claudio, cosa ci puoi dire della tua nuova esperienza “Va tutto bene per adesso e spero che continui così, non solo per le prossime gare ma per gli anni a venire. Mi trovo benissimo con la famiglia Batta, non solo quindi con il team, ma con tutta la famiglia, abbiamo una moto nuovissima, che ci è arrivata per tre giorni di test appena prima dell’inizio del campionato e che ha un potenziale di crescita enorme. Abbiamo un piccolo gap di motore, ci mancano 5 o 6 cavalli e spero il motorista sia riuscito a farlo. A livello di telaio e setup è sempre stata a postissimo, a parte qualche problemino rimediato ad Assen che mi ha costretto a fare una gara tirata. Abbiamo fatto dei test, ho partecipato alla gara del CIV di settimana scorsa nella quale abbiamo stravolto l’assetto della moto e utilizzato gomme molto meno performanti rispetto agli iscritti a questo campionato, ma nonostante ciò sono riuscito a lottare con i primi fino alla fine. Ora spero di far bene questo weekend, e spero di poter essere a posto per non dover aspettare come ad Assen gli ultimi giri per poter dare il massimo”. Quali sono stati i problemi all’inizio dell’anno con il nuovo team? “Il problema non ha riguardato la moto, ma è stato l’adattarsi al metodo di lavoro della nuova squadra. Loro hanno trascorso 5 anni con un pilota ed io altrettanti con un team differente, quindi c’era bisogno di trovare la sintonia e capirsi. Ho passato un mese intero in Spagna con loro ed è stato fantastico, ho capito tante cose e lo stare assieme a loro sempre mi ha aiutato ad aprirmi nei loro confronti. E’ stato bello cambiare, molto stimolante. Ho trovato delle persone che credono in me, ed è bello poter dimostrare il proprio valore, specialmente dopo tutte le delusioni dello scorso anno. Infatti l’aver vinto alla prima gara a Valencia è stato talmente bello, che ho preso coscienza dell’accaduto solamente il giorno dopo!” Claudio Corti domina la propria Suzuki Ti aspettavi di riuscire andar forte sin da subito? “Io ho sempre creduto in me stesso, anche l’anno scorso nonostante i problemi andassero oltre la mera performance in gara. Quando la moto non andava io non tentavo di spingere al massimo, anche perché quando l’ho fatto, a Brands Hatch, e non ero a posto mi sono “distrutto” la spalla. Proprio lì avevo già firmato per correre con Alstare per la stagione 2009, quindi ho spinto ma fino ad un certo punto senza cercare di andare oltre. Sapevo di poter far bene a Valencia, soprattutto dopo i test invernali che ci hanno visto andare davvero forte, mentre ad Assen ero conscio di avere qualche problema e ho dato ciò che ho potuto. Non è stata comunque una sopresa per me, ma piuttosto per tanti altri che mi davano già per finito”. Chi pensi sia il tuo rivale per questa stagione? “Sono due: Simeon e Berger. Quest’ultimo è un po’ una testa calda, mentre il primo ha una Ducati la quale può risultare allo stesso tempo uno svantaggio viste tutte le rotture che l’hanno caratterizzata. A Monza la Ducati è stata molto più veloce, poiché essendo un 1200cc è in pratica una Superbike. Io, in ogni caso, non voglio fare una gara in difesa. Vincere la gara di casa e battere la Ducati in Italia deve essere una cosa bellissima”. Corti in piega a Valencia Programmi per il futuro? “Io voglio vincere il campionato, e se non dovessi vincerlo comunque voglio terminare la stagione sapendo di aver dato e fatto tutto il possibile. Questa gara voglio attaccare a più non posso per spaventare un po’ gli altri, visto che poi avremo sei settimane di pausa nelle quali andremo a testare a Nurburgring e a Brno. In tutto questo tempo se sei riuscito ad uscire vincitore dall’ultima gara sei a posto con la coscienza, mentre se non hai dato il massimo o non ti è andata bene hai troppo tempo per ripensarci e da aspettare prima di poterti rifare. Voglio dimostrare ciò che valgo, per magari l’anno prossimo essere il compagno di Max (Neukirchner) in World SBK, in quello che sarebbe il mio anno di apprendistato”. Un messaggio che vuoi dare ai tuoi fan? “Il mio invito è quello di venire nel weekend, perché è la gara più bella del campionato. E poi di continuare a seguirmi, perché l’anno scorso nei momenti di difficoltà ho capito chi era mio vero fan e chi no. Io con loro mi sento spesso e chiedo di sostenermi, l’anno scorso mi sono stati molto vicino e quest’anno il loro apporto mi può dare davvero una gran motivazione”. Valerio Piccini

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