2 Settembre 2010

Supersport: rientro al Nurburgring per Pirro e Tamburini

Ritorno in pista dopo i recenti infortuni nel WSS

La tappa del Nurburgring del mondiale Supersport rivedrà lo schieramento dei piloti italiani “in forze”. Oltre a Massimo Roccoli (Honda Intermoto Czech) e Vittorio Iannuzzo (Triumph BE1) ritorneranno in pista Michele Pirro e Roberto Tamburini, completamente recuperati dagli infortuni rimediati rispettivamente a Brno e a Silverstone. Per il pilota Ten Kate Honda guarigione completata dopo la frattura dello scafoide del polso destro (oltre che del naso e abrasioni al volto) nel corso della gara di Brno, quando non ha potuto evitare Fabien Foret davanti a sè.

Adesso mi sento bene“, ha ammesso il campione italiano Supersport in carica. “Ho provato nei scorsi giorni ad Assen ed è stata una buona occasione per me di ritrovare la forma fisica dopo l’incidente di Brno. Non c’era pressione da parte della squadra, c’era soltanto la volontà di guidare la moto e trovare il giusto feeling.

Ho fatto molta fisioterapia nelle ultime settimane, ho avvertito ancora del dolore, ma spero sarà meno nel fine settimana perchè il Nurburgring è un circuito che mi piace molto e lo scorso anno mi son qualificato bene (5°)“. Il team Ten Kate Honda ha sostituito Michele Pirro a Silverstone con il sud africano Ronan Quarmby, che sarà comunque in pista al Nurburgring come wild card.

Stessa partecipazione all’evento in Germania per Roberto Tamburini, che ha recuperato dalla frattura alla clavicola destra dovuta al pauroso incidente al via di Silverstone, quando è stato coinvolto nel crash di Joan Lascorz. Il Bike Service Racing Team gli metterà a disposizione la stessa Yamaha YZF R6 con la quale si è qualificato in prima fila a Misano Adriatico (5° sul traguardo) e Silverstone.

Sono felice di poter subito tornare a correre in Supersport“, ha dichiarato il talentuoso pilota italiano. “Sono stato operato alla spalla il mese scorso e già sono in grado di correre, di questo devo dir grazie al Dottor Lucidi e allo staff dell’Ospedale di Rimini, se sono guarito così in fretta il merito è anche loro“.

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