26 Febbraio 2012

Supersport Phillip Island Gara: il ritorno del “Re” Kenan Sofuoglu

Batte Foret e conquista la 18esima vittoria mondiale

Dategli una Supersport e vi condurrà alla vittoria. Kenan Sofuoglu, al ritorno nella “sua” categoria, conquista la personale 18esima affermazione in carriera, la prima con la Ninja ufficiale del team Kawasaki DeltaFin Lorenzini, riuscendo a tener testa ad un agguerrito compagno di marca del calibro di Fabien Foret, 2° con un’altra ZX-6R, ma schierata dal rinnovato Intermoto Step. Sofuoglu, iridato 2007 e 2010, torna in Supersport con propositi ambiziosi confermati dal “cambio di passo” nel corso dell’undicesimo giro, giusto a 4 tornate dal termine di una gara “sprint” ridotta nella propria distanza per ragioni di sicurezza e tenuta delle coperture Pirelli, messe duramente alla prova dall’infuocato clima australiano.

Reduce da un’esperienza in Moto2 da dimenticare, Sofuoglu è rimasto agganciato al compatto plotoncino di testa composto da 5 piloti nella prima fase della contesa, sferrando un doppio attacco ai danni dei transalpini Cluzel (4° sul traguardo) e Foret nel momento critico e decisivo della corsa. Con le Honda visibilmente “sulle tele” per un ritmo forsennato imposto dalla coppia Honda-PTR Cluzel-Lowes, sulla distanza è uscito fuori Sofuoglu mettendo tra sè e Fabien Foret 1″2, amministrato sapientemente nel concitato finale. Di quel secondo e spiccioli ne sono rimasti soltanto 78 millesimi all’esposizione della bandiera a scacchi, giustificando così il ritorno ad una vittoria che mancava da Brno 2010, da un lustro per il team Lorenzini, oggi formazione ufficiale Kawasaki Motors Europe nel mondiale.

Legittima gioia e soddisfazione per Sofuoglu, abbozza un sorriso Fabien Foret che celebra il quarto ritorno (!) in sella ad una Kawasaki con un buon secondo posto lasciandosi alle spalle Broc Parkes (Honda Ten Kate), terzo in volata a dispetto di Jules Cluzel, a tratti in testa con la CBR preparata dal Performance Technical Racing. Convince il francese ex-Moto2 all’esordio tra le Supersport (e con soltanto 2 giorni di test pre-gara), paga dazio negli ultimi giri Sam Lowes, soltanto quinto a precedere i sudafricani Sheridan Morais (Kawasaki Lorenzini) e Ronan Quarmby (PTR Honda).

Per gli italiani, bicchiere mezzo pieno per la coppia Triumph-Suriano Alex Baldolini e Vittorio Iannuzzo, nella top-10 rispettivamente in 8° e 9° posizione, con il “Baldo” nelle fasi iniziali della contesa a ridosso del quintetto di testa. Fuori dai giochi per un contatto al primo giro Massimo Roccoli, centrato in pieno al tornantino “MG” da Vladimir Leonov, costretto al ritiro Roberto Tamburini all’esordio con la Honda-Lorini. Conquistano i primi punti mondiali invece i due alfieri del VFT Racing Luca Marconi (13°) e Fabio Menghi (15°), propositi rimandati a Imola per Andrea Antonelli e Dino Lombardi.

Cronaca di Gara

Per ragioni di sicurezza (leggi tenuta delle gomme, messe duramente alla prova con le elevate temperature) è stata ridotta la distanza di gara da 21 a 15 giri: sei tornate in meno del Phillip Island Grand Prix Circuit, vera e propria corsa “sprint” con Broc Parkes che scatta dalla pole position, affiancato in prima fila dalle Honda PTR di Sam Lowes (colori Bogdanka) e Jules Cluzel, “bentornato” al bi-Campione del Mondo Kenan Sofuoglu, quarto in griglia all’esordio con la Kawasaki Lorenzini. Alle 13:30 locali in punto accensione, spegnimento del semaforo… via!

Grande spunto di Jules Cluzel, conquista l’hole shot alla staccata della prima curva con Parkes che prova a passare all’esterno, ma alla velocissima “Doohan” non c’è spazio: perde in un sol colpo 4 posizioni favorendo l’avanzata di Sam Lowes, bravo e temerario a sfilare Cluzel alla successiva virata del “Southern Loop”. Gruppo compatto verso il tornantino “Honda” con Lowes davanti a Cluzel, a seguire un arrembante Foret, Sofuoglu quarto precede Parkes e la seconda Kawasaki-Lorenzini dell’esordiente sudafricano Morais. L’iridato 2002 prova subito un attacco impossibile nel discesone che porta alla “MG”, sfiora il tamponamento ai danni della Honda #11 di Lowes ritrovandosi costretto ad allargare la traiettoria e cedere una posizione a Sofuoglu. Stesso punto, ben altro destino per Roccoli, partito male e travolto dal russo Leonov: nell’impatto coinvolti senza conseguenze anche Jessopp, Toth e Lanusse, terzetto che riuscirà a ripartire seppur con un monumentale distacco dal compatto gruppo di testa.

La Supersport quest’anno è più viva che mai, lo testimonia la composizione di un agguerrito plotone di 7 piloti racchiusi in un battito di ciglia: al secondo passaggio nel rettilineo dei box Lowes tiene testa al team-mate Cluzel, Foret si riporta al terzo posto, non sono distanti Sofuoglu, Parkes, Morais ed il nostro Baldolini, eccellente 7° con la Triumph di Suriano. Una prima svolta della contesa si registra tra il 3° ed il 4° giro con Foret che in due distinte occasioni passa Lowes (all’ingresso del veloce curvone “Doohan”) e Cluzel (alla “Honda”), ritrovandosi in testa ai comandi della Kawasaki preparata dal team Intermoto Czech. La coppia Honda-PTR composta da Cluzel e Lowes si scambia la seconda posizione a vantaggio dell’ex Moto2, proprio questa manovra riapre in sostanza i giochi per il folto gruppo di testa.

Complice una “gara sprint”, comprensibilmente si arriva ben presto al giro di boa della contesa con Foret a condurre su Cluzel, Lowes e Sofuoglu, dietro Parkes sfila Morais ed inizia la rimonta per riagganciare i 4 fuggitivi. Missione compiuta al 9° giro, proprio quando Cluzel senza timori reverenziali sfida il connazionale Foret e lo passa nella staccata in fondo al rettilineo dei box, con adesso ben 5 piloti che transitano sul traguardo racchiusi in 9 decimi: un’inezia.

Proprio in questo momento arriva la “svolta” ed il ritorno del “Re” sul proprio trono: Sofuoglu passa uno dopo l’altro i suoi vecchi e nuovi avversari, in 5 curve passa dalla 3° alla 1° posizione completando l’opera con un attacco “dei suoi” all’ingresso dell’infinito tornante “Southern Loop”. Undicesimo giro, meno 4 alla bandiera a scacchi, Sofuoglu tenta la fuga in contrapposizione ai problemi incontrati dagli altri protagonisti della serie: Lowes rischia di mettersi la propria Honda per aria al veloce curvone da 200 orari, Parkes lo passa e raggiunge Cluzel, nel frattempo sfilato senza troppi problemi da Foret.

Le Kawasaki tengono sulla distanza di gara, le Honda sono in difficoltà, ecco a voi il doppio-duello per il 1° ed il 3° gradino del podio: Sofuoglu Vs Foret (in 2 giri l’alsaziano recupera 1″2) e Cluzel Vs Parkes. Fuochi d’artificio per l’ultima tornata del tracciato di Victoria, ma Sofuoglu ha l’esperienza e la velocità per tener testa a Foret presentandosi sotto la bandiera a scacchi con soli 78 millesimi di vantaggio, un’inezia a sancire il ritorno vincente del bi-campione del mondo, Foret è secondo dopo averle provate tutte (tentativo quasi “kamikaze” al tornantino MG), Parkes beffa Cluzel in volata per il terzo posto. Lowes alza bandiera bianca e chiude 5° davanti a Morais, Baldolini e Iannuzzo portano le Triumph di Suriano nella top-10 rispettivamente in 8° e 9° posizione. Aspettando Imola, primi punti mondiali per la coppia del VFT Racing Luca Marconi (13°) e Fabio Menghi (15°), Andrea Antonelli è 16°, Dino Lombardi 20° all’esordio, costretto al ritiro nel corso dell’ottavo passaggio Roberto Tamburini.

Supersport World Championship 2012
Phillip Island, Classifica Gara

01- Kenan Sofuoglu – Kawasaki DeltaFin Lorenzini – Kawasaki ZX-6R – 15 giri in 24’08.130
02- Fabien Foret – Kawasaki Intermoto Step – Kawasaki ZX-6R – + 0.078
03- Broc Parkes – Ten Kate Racing Products – Honda CBR 600RR – + 2.038
04- Jules Cluzel – PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 2.113
05- Sam Lowes – Bogdanka PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 4.955
06- Sheridan Morais – Kawasaki DeltaFin Lorenzini – Kawasaki ZX-6R – + 6.812
07- Ronan Quarmby – PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 11.592
08- Alex Baldolini – Power Team by Suriano – Triumph Daytona 675 – + 16.761
09- Vittorio Iannuzzo – Power Team by Suriano – Triumph Daytona 675 – + 18.098
10- Lukas Pesek – ProRace – Honda CBR 600RR – + 18.425
11- Jed Metcher – RivaMoto Junior Team – Yamaha YZF R6 – + 19.227
12- Joshua Day – Team GoEleven – Kawasaki ZX-6R – + 24.412
13- Luca Marconi – VFT Racing – Yamaha YZF R6 – + 28.808
14- Mathew Scholtz – Bogdanka PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 28.915
15- Fabio Menghi – VFT Racing – Yamaha YZF R6 – + 29.128
16- Andrea Antonelli – Team Lorini – Honda CBR 600RR – + 31.719
17- Martin Jessopp – Riders PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 36.812
18- Imre Toth – Racing Team Toth – Honda CBR 600RR – + 40.102
19- Romain Lanusse – Kawasaki Intermoto Step – Kawasaki ZX-6R – + 40.788
20- Dino Lombardi – Team PATA by Martini – Yamaha YZF R6 – + 44.040
21- Balazs Nemeth – Racing Team Toth – Honda CBR 600RR – + 48.573
22- Yves Polzer – Team MRC Austria – Yamaha YZF R6 – + 1’05.387
23- Thomas Caiani – Kuja Racing – Honda CBR 600RR – + 1’20.489

Alessio Piana

Servizio Fotografico: Diego De Col

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