26 Settembre 2012

Supersport: Kenan Sofuoglu Campione del Mondo 2012

Il terzo titolo per Kenan, il primo con Kawasaki Lorenzini

Il Re è tornato. Con il secondo posto conquistato domenica scorsa all’Autódromo Internacional do Algarve di Portimão, Kenan Sofuoglu con una gara d’anticipo si è laureato per la terza volta in carriera Campione del Mondo Supersport, la prima da pilota Kawasaki Lorenzini riportando la casa di Akashi ad un titolo che mancava addirittura dal 2001, all’epoca siglato da Andrew Pitt con il team ufficiale KRT. Un trionfo che evidenzia il talento del nativo di Adapazari, primatista indiscusso del Mondiale Supersport in materia di vittorie (21), podi conquistati (addirittura 48 su 68 gare disputate!) e, adesso, anche titoli mondiali, ben tre (2007, 2010, 2012) staccando Sebastien Charpentier e lo stesso Andrew Pitt a quota 2 successi. Per il recordman del Mondiale Supersport non è stato comprensibilmente facile diventare in così pochi anni il metro di paragone per tutti tra le 600cc derivate dalla serie. Formatosi agonisticamente in madrepatria dove ha conquistato titoli nelle più disparate categorie (spesso e volentieri confrontandosi con i suoi due fratelli Sinan e Battahin), il pilota turco a 20 anni si è trasferito in Germania per maturare un’esperienza di alto profilo nell’IDM Supersport grazie all’accordo con il team Yamaha Voiges patrocinato proprio da Yamaha Motor Deutschland. All’esordio nell’Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft è 3° al Sachsenring, sale sul podio anche ad Hockenheim e Most, alla quinta gara conquista la vittoria al Nurburgring e si ripete ad Oschersleben. Nonostante questi buoni risultati, per soli 13 punti (dovuti in gran parte all’errore in gara al Salzburgring) non conquista il titolo, ma si guadagna tre comparsate “mondiali” da wild card a Valencia (16° all’esordio), Oschersleben e Magny Cours e l’ingaggio da parte di Yamaha Motor Deutschland per la successiva stagione nell’Europeo Superstock 1000, più una apparizione nell’IDM Superbike ad Oschersleben. Al primo vero anno in sella ad una 1000cc, Kenan con la YZF R1 della filiale tedesca chiude al terzo posto in campionato alle spalle dei due piloti (curioso pensarci oggi) del team Lorenzini by Leoni Alfonsi e Vizziello, ma nella seconda parte della stagione è presenza fissa sul podio: 3° ad Oschersleben, ma anche a Brands Hatch, Assen, Imola (2°) e Magny Cours. Con queste credenziali il pilota turco viene riconfermato per la stagione 2005 in qualità di valido pretendente alla prima storica edizione della “FIM Cup” ed inizia il campionato nel miglior modo possibile: vince a Valencia e Monza, si ripete a Brands Hatch, ma complice lo “zero” di Imola il proprio compagno di squadra Didier Van Keymeulen rientra in corsa per il gran finale a Magny Cours. I due alfieri di Yamaha Motor Deutschland danno vita ad una gara pazzesca con soltanto l’ultima variante del tracciato transalpino a consegnare al pilota belga il titolo per soli 6 punti. Comprensibile l’amarezza per Kenan, ma poco di male: nel 2006 viene promosso al Mondiale Supersport dalla porta principale, il pluri-decorato team Ten Kate. Con la Honda CBR 600RR fatica nei test invernali, ma a Losail è già terzo. Rimedia a diverse battute d’arresto concludendo al meglio la sua prima stagione nel WSS: da Brno in avanti è sempre sul podio, vince ad Assen e al Lausitzring e, nelle due ultime gare, aiuta il prorpio compagno di squadra Sebastien Charpentier a conquistare il secondo titolo di categoria. Con questa buona stagione d’esordio nel mondiale Kenan pone le basi per un 2007 da dominatore: a Losail batte nel confronto diretto proprio Charpentier ed inizia una cavalcata trionfale comprensiva di 8 vittorie, 12 podi e 5 pole in 13 gare laureandosi per la prima volta Campione del Mondo con addirittura 3 gare d’anticipo a Brands Hatch. Raggiunto l’obiettivo, Sofuoglu nel 2008 viene promosso al Mondiale Superbike accanto a Carlos Checa e Ryuichi Kiyonari sempre con il team Ten Kate. Con uno stile di guida troppo da 600cc, fatica a domare la CBR 1000RR: inoltre a Monza, nel primo week-end dove stava ben figurando (nella top-10 nelle qualifiche del venerdì), riceve la drammatica notizia della scomparsa del fratello Sinan a seguito di un fatale incidente in un gara in madrepatria. Sconvolto dall’accaduto Kenan, che più volte insieme alla famiglia ha preso seriamente in considerazione l’idea di abbandonare le corse per la prematura perdita dei fratelli Sinan e Battahin (e nel 2010 del padre, lui stesso ex-pilota e principale fautore dell’esordio nel motociclismo), fatica a trovare il feeling con la Superbike tanto che a Portimao, di comune accordo con il team Ten Kate, torna una-tantum tra le Supersport (“scambiando” il posto in squadra con Jonathan Rea) e prevedibilmente conquista la vittoria davanti al compagno di squadra e Campione del Mondo in quella stagione Andrew Pitt. Nel 2009 Sofuoglu si presenta da pretendente #1 al titolo, ma diversi problemi gli consentono sì di conquistare 3 vittorie, ma di concludere terzo nel mondiale alle spalle di Cal Crutchlow ed Eugene Laverty. Nella stagione successiva Kenan questa volta non incontra alcun tipo di problematica e si laurea per la seconda volta Campione del Mondo sempre con il team Ten Kate, regolando soltanto all’ultima gara (dopo un “acceso” confronto tra Imola e Magny Cours) Eugene Laverty. Con il secondo titolo in bacheca, Sofuoglu passa al mondiale Moto2: con il team Technomag CIP disputa le ultime due gare di Estoril e Valencia, impressiona tutti per la velocità tanto da sfiorare il podio all’esordio con la Suter orfana del compianto Shoya Tomizawa conducendo la gara in Portogallo per i primi 13 giri. Nonostante altre offerte di prestigio (Gresini su tutte), Kenan firma con la compagine francese per la stagione 2011 e, col senno di poi, per lui è stato “L’errore più grande della carriera“. Con la Suter MMXI non si trova, auspica ad un cambio di ciclistica, ma a parte qualche exploit isolato naviga a metà classifica e si infortunia a metà stagione. I rapporti con il team, ai minimi storici, invitano Kenan a lasciare il paddock del Motomondiale per riprovarci in Supersport, questa volta accettando la sfida del team Lorenzini: portare in trionfo dopo oltre 10 anni la Kawasaki. Il resto è storia nota: alla prima gara con la Ninja ZX-6R trionfa a Phillip Island, si ripete a Misano, Mosca e Nurburgring, si conferma il pilota più vittorioso di sempre del Mondiale Supersport e per la terza volta è Campione consegnando alla compagine mantovana il primo titolo di categoria: il “Re” delle 600cc derivate dalla serie, e non potrebbe esser altrimenti, è ancora Kenan Sofuoglu. Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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