29 Aprile 2011

Supersport: intervista esclusiva a Simon Buckmaster

Il titolare di PTR e team manager Parkalgar e Bogdanka

Non è stato un inizio di stagione che ha rispettato le attese quella per i piloti gestiti da Simon Buckmaster, ex pilota del mondiale 500cc ora alla quarta stagione come team manager del team Parkalgar Honda, affiancato quest’anno dalle squadre PTR Bogdanka e PTR Romania. I due piloti di punta di Buckmaster, Sam Lowes e James Ellison, non hanno vissuto un fortunato inizio di 2011, con il giovane del Lincolnshire che ha subito un brutto infortunio alla clavicola sinistra (frattura multipla) nell’ultimo round di Assen. Dopo i titoli sfiorati tra 2009 e 2010 da Eugene Laverty, il manager britannico si ritrova con la situazione di classifica già parecchio compromessa dopo solo tre round. L’inizio stagione è stato parecchio difficile…C’è ancora molto tempo, lo scorso anno siamo arrivati molto vicini al titolo con Eugene (Laverty), sicuramente lui aveva a disposizione il pacchetto migliore, la moto era più performante del lotto. Dura da credere il fatto di aver trovato uno costante come Kenan (Sofuoglu), ma è compito nostro continuare su questa strada. Abbiamo la moto, lo staff e i piloti per farlo. Sono quindi molto fiducioso per il resto dell’anno.Come sei arrivato alla scelta di Sam Lowes? C’erano vari piloti presi in considerazione, molti puntavano su Gino (Rea) e lui aveva la sua opinione sul proprio valore, che era differente dalla mia. Sam ha corso qualche gara nel 2009 con il team ECHO CRS, conosce molti dei tracciati, è diventato campione in modo convincente del campionato britannico Supersport ad appena vent’anni. Inoltre ha già mostrato il suo valore, e sia io che tutta la squadra crediamo che possa competere agli stessi livelli di Eugene.” Lo scorso anno hai fatto un appello agli organizzatori per il futuro della Supersport, come la vedi ora?L’unica cosa che ho detto è che bisogna lavorare tutti assieme, per rendere il campionato più forte e competitivo. Ed infatti assieme ad Infront si è lavorato affinché questo avvenisse e spero che si continui a lavorare in questa direzione.” Con le cinque moto schierate hai sicurmanete dato il tuo contributoSi puoi metterla su questo piano, però con una griglia composta da 30 piloti, anche se si togliessero i cinque che gestisco ne rimarrebbero comunque 25, il che sarebbe stato in ogni caso un ottimo passo in avanti rispetto allo scorso anno. Abbiamo un ottimo potenziale e partner di livello. Grazie a Sam e James – poi c’è Miguel che… fa parte del pacchetto Parkalgar – abbiamo a disposizione due piloti in grado di stare tra i primi, che coniugano la giovane età del primo e l’esperienza del secondo.” Valerio Piccini

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