3 Maggio 2016

Supersport Alex Baldolini “Posso vincere anche da privato”

Il privato più veloce della Supersport ci svela i programmi 2017: due MV Agusta F3 per giocarsela contro tutti e lanciare un giovane talento.

I risultati parlano. A Imola Alex Baldolini, 31 anni, è stato il più veloce dei privati Supersport (4° posto) e anche la classifica del Mondiale sorride: quinto e migliore degli italiani. Dopo dieci anni di Motomondiale, il pilota originario di Cesena sta guidando in maniera magistrale una MV Agusta che più privata non si può, ma non gli basta.

Imola è stata una festa. Ci racconti questo quarto posto?

Baldo 3“La gara è andata davvero bene. Prima dello stop per la bandiera rossa eravamo già quinti, poi alla ripartenza abbiamo preferito la gomma morbida anche se sapevamo che avremmo potuto avere problemi sulla distanza. Il ritmo fortunatamente non è stato troppo alto e anche con le temperature basse non c’è stato problema, Zanetti ha avuto il mio stesso calo. I primi tre erano partiti con la gomma un po’ più dura ed erano imprendibili, ma essere il primo dei privati davanti a tutti è comunque una bella soddisfazione, no?”

Ti immaginavi di poter essere così avanti nel Mondiale?

“Io pensavo di essere abbastanza competitivo, già dall’anno scorso si andava bene e il cambiamento regolamentare ci ha aiutato. Nel 2015 le squadre ufficiali, soprattutto MV Agusta, avevano qualcosa in più sul passo gara grazie a un’elettronica più raffinata che  permetteva di risparmiare le gomme negli ultimi giri, ma da quest’anno il gap è diminuito molto e si vede. Sul giro secco ancora qualcosa lo paghiamo. Nel 2015 ho pagato tre “zeri”, senza passi falsi la top 5 è alla portata. Ma  non sarà facile”.

La tua F3 quanto è differente dalla ufficiale di Jules Cluzel?

Baldo 2“Non tanto, l’anno scorso di elettronica il gap si vedeva ma adesso siamo lì. Ci manca ancora qualcosa di set up, quando Cluzel è a posto riesce a essere più veloce di me nei finali di gara. Ma grazie al nuovo regolamento la differenza è calata molto. Anche di motore siamo sullo stesso piano, non mi sembra che guadagni nulla in velocità. Proprio per questo penso che adesso il podio non sia più un sogno ma un risultato alla portata.”

Perchè non sali in Superbike, magari con una MV Agusta?

“È una possibilità per il 2017.  Ma parlando con gli sponsor l’idea è quella di raddoppiare l’impegno in Supersport. Per la top class il budget necessario è alto, e senza una moto ufficiale andare oltre la decima posizione è quasi impossibile. In Supersport è diverso, possiamo essere protagonisti anche senza appoggio ufficiale. Quindi l’idea è avere due moto in griglia, e già ci stavamo pensando per questa stagione. Purtroppo l’organizzazione non ci è venuta incontro, oltretutto sarebbe stata una cosa improvvisata e non voglio dover fare le cose di fretta. Mi piacerebbe portare un pilota giovane a correre con me e aiutarlo a migliorare.”

Quindi costano meno due Supersport di una Superbike?

“Non solo, cambia anche la visibilità. Con due moto di buon livello in Supersport riesci a giocartela anche con gli ufficiali, in Superbike con una sola non avresti la stessa possibilità e gli sponsor chiaramente preferiscono avere due moto davanti. A prescindere dalla classe.”

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