7 Dicembre 2016

Armando Pontone nella WorldSSP300 “Correre con Iodaracing è l’opportunità”

Il pilota frusinate, 24 anni, cerca il rilancio nel neonato mondiale delle piccole derivate dalla serie. Con un team molto blasonato.

Fioccano le iscrizioni alla neonata classe 300 del Mondiale Superbike: siamo già a 55. Nonostante un regolamento ancora in divenire, sembra proprio che questa nuova entry class piaccia ai team e ai piloti. Ci saranno giovanissimi alle prime esperienze internazionali ma anche qualcuno più esperto che dalla WorldSSP300 (questa la denominazione ufficiale) cerca rilancio. Armando Pontone, 24 anni, è reduce da un brutto incidente ad inizio stagione 2015 che ha addirittura posto in dubbio il suo futuro da pilota. Ma  non ha mollato, ed ora potrà dimostrare il suo valore.

Come è nato l’accordo con il team Iodaracing?

“Quest’anno avrei dovuto fare la Superbike nel CIV, avevo molte proposte allettanti. Ad inizio 2015 mi sono procurato l’infortunio che ha condizionato le mie scelte, mi sono dovuto operare alle vertebre e ho dovuto fare una fisioterapia molto dura, però ho dimostrato il mio valore vincendo la gara della R1 Cup appena tornato a luglio. Ho ricevuto subito la chiamata di Giampiero, con cui avevo già corso anni fa in Moto3. Mi ha chiesto solo quanto pesassi adesso…”

E poi?

“Ci siamo risentiti e la proposta era quella di fare la 300. Non è stato semplice ma avere l’opportunità di correre in pianta stabile un campionato del mondo è già un’occasione importante, se in più ci aggiungi il valore di correre con un team come lo Iodaracing si capisce perché ho scelto la 300. Le gare saranno sicuramente combattute e il pilota avrà modo di far vedere quanto sia il suo talento, potendo contare su un regolamento che nel CIV ha fatto vedere un’ottima competitività media delle moto.”

Correrai con la Yamaha?

“Ci stiamo lavorando ancora, ma le possibilità puntano su Yamaha. Però per la conferma meglio che chiedete direttamente a Giampiero! (Ride, ndr)”

Sei preoccupato per la stagione entrante?

“Preoccupato no, eccitato si. Penso che la situazione sarà simile alla Moto3, e io quelle moto le ho portate, quindi penso di poter fare molto bene. Non conosco i miei compagni di griglia, qualcuno sottovaluta anche il campionato, ma nella mia ottica qui si può vedere il pilota che ha qualcosa in più rispetto agli altri. Basta essere costanti e competitivi, e questa è una cosa che sta al pilota e non alla moto. È tutto da scoprire, io mi alleno e punto a farmi trovare preparato. Voglio ringraziare Carlo Florenzano per l’aiuto manageriale che mi ha fornito fino ad oggi.”

A quando i primi test?

“Appena arriva tutto il pacchetto. A breve scendiamo in pista, ci faremo notare sicuramente!”

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