27 Marzo 2022

Mary McGee: quando il talento incontra l’opportunità

Nata in Alaska nel 1936 Mary McGee è una pioniera del motociclismo femminile. E’ stata pilota d’auto, di moto da corsa, di enduro e di motocross. Nel 2012 ha ricevuto il premio FIM Legend per la carriera e nel 2018 è entrata a far parte della Hall of Fame AMA del motociclismo.

Mary McGee

Se fosse possibile riassumere la pazzesca storia di Mary McGee con un unica parola utilizzerei il grazioso termine inglese Serendipity, coniato per descrivere i colpi di fortuna casuali. Ma la fortuna aiuta gli audaci e Mary lo è stata davvero!

Arizona 1957: epoca di juke box, brillantina e auto da corsa

20 anni, alta e atletica. Mary è una ragazza semplice, sorridente e molto originale. A differenza delle sue coetanee ha una passione sfrenata per i motori e spesso la si può trovare giù in città a bordo di un auto a fare slalom e sfide di destrezza con i maschi.
Molti le fanno la corte ma a lei non interessa: un anno prima si è sposata con l’uomo della sua vita, Don, meccanico e amico del fratello.
L’opportunità che le cambia la vita capita proprio non lontana da casa, in una gara della SCCA (Sports Car Club of America).

Quel giorno lei e il marito hanno a disposizione una fiammante Mercedes 300 SL Gull Wing di un amico.
Don: “Mary, ti va di correre nella Ladies Race?”
Mary: “Ok, perché no. Non ho mai guidato una Mercedes ma provo a fare un paio di giri per prenderci mano”.

Sui quotidiani del giorno dopo si celebra la vincitrice: Mary ha vinto la gara al femminile.
Con la spavalderia e la sfacciataggine di una ragazza sicura di sé, Mary McGee ha appena dato via alla sua sfolgorante carriera.

Gli anni ‘60: dalle quattro alle due ruote

Nel 1960, dopo aver conquistato gli allori in molte gare e il rispetto nel mondo dei motori, Mary si trasferisce col marito in California dove incontra per caso Vasek Polake, un motociclista cecoslovacco, che la farà competere con la Porsche fino al 1964.

La voglia di correre è sempre di più. Mary si diverte. Adora l’adrenalina, ama vincere e soprattutto avere il controllo.

Il passaggio alle due ruote avviene in modo ancor più casuale.

Il club californiano della SCCA è solito organizzare gare negli stessi giorni della federazione motociclistica americana (AFM).Mary si reca al banco delle iscrizioni con il sorriso ma rimane sconcertata nell’apprendere che in California non esistono trofei al femminile nelle auto.
Sbigottita prova a discutere con gli organizzatori ma niente da fare.

Poco dopo, pensierosa e un po’ sconfortata, si ferma ad osservare le moto in pista. Polake la guarda e come dando voce ai suoi pensieri le dice: “Perchè non provi a guidarne una?”
Mary scoppia a ridere. Una risata fragorosa come se le avessero detto una barzelletta. Lui la osserva serio.

Allora lei risponde: “Ok, perchè no?”
Per correre ci vuole una licenza però e l’AFM conosce di fama Mary McGee come pilota di auto non certo di moto. E’ necessaria una valutazione pratica che la ragazza passa con successo diventando la prima donna negli USA ad ottenere una licenza federale per correre.

Gareggerà su strada dal 1960 fino al 1963 ottenendo ottimi risultati, inclusa la tabella numero 20 sulla sua moto.

Dall’asfalto al fango

Nel 1962 Mary si trova di fronte l’ennesima opportunità. L’ennesima “sliding door”.
Ad un party di capodanno a Manhattan Beach in mezzo a tanti appassionati di auto si trova con l’unico altro motociclista: “un certo” Steve McQueen.

Lui le si avvicina e le dice: “Devi scendere da quella moto da strada e sporcarti!”

Mary lo guarda sorridendo e dice: “Ok, perché no?”

Nel 1964 Mary fa ufficialmente parte della squadra di enduro di McQueen.

In seguito partecipa a molte gare e diventa la prima donna a guidare da sola nella famosa Baja 500.

Poi il divorzio. Un momento terribile che le fa decidere di smettere con le corse off road in moto.

Il ritiro? E’ solo un’idea passeggera. La fine della carriera? Sto parlando di Mary McGee, non di una qualunque.

Nel 2001, a 65 anni, un’altra opportunità del tutto inaspettata. Ha ancora tantissima energia Mary e la sua voglia di divertirsi pare inesauribile.
“Mary, che ne dici di fare delle gare di motocross d’epoca?”
“Ok, perché no!”

Nel 2012 Mary McGee ha ricevuto dalla FIM il giusto riconoscimento per la sua incredibile carriera e poco dopo l’AMA l’ha inserita nella Hall Of Fame del motociclismo.
A proposito di questo afferma:

“All’inizio, quando ho ascoltato il messaggio nella segreteria telefonica ho pensato che fosse uno scherzo. Non ho mai risposto ma per fortuna hanno richiamato. Era il novembre del 2018 e ho chiesto se fossero seri. Sì, lo erano”.

Lisa Cavalli
Leggi gli altri miei contributi sul motociclismo femminile su corsedimoto.com

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