13 Maggio 2022

Avis e Effie Hotchkiss: pioniere della Coast to Coast

La storia di Avis e Effie Hotchkiss la conoscono in pochi ma è così affascinante che si potrebbe scriverne un libro. Furono le prime donne a fare il Coast to Coast degli Stati Uniti entrando nel Guinness dei primati.

Avis e Effie Hotchkiss

Siamo nel 1915 quando madre e figlia partono per un viaggio che sembra impossibile, specialmente per due donne: attraversare gli Stati Uniti da costa a costa a bordo di una Harley-Davidson.

Questa iconica marca di motociclette era nata tredici anni prima e nel 1914 produceva solo la metà dei modelli della sua rivale Indian. La differenza sostanziale stava nella qualità: le Harley-Davidson erano solide e in fabbrica si cercava l’innovazione di continuo. Già nel 1915 le moto includevano miglioramenti al motore e una nuovissima trasmissione a 3 velocità che le rendeva più veloci e maneggevoli. Una di queste era l’11F a 3 velocità (con sidecar), esattamente quella scelta per questo viaggio.

Una moto, tanti sogni

A quel tempo non era facile per le donne negli Stati Uniti. Non avevano ancora il diritto di voto, indossare abiti da uomo era considerato illegale in molte località ed era a malapena accettabile che una donna potesse guidare una moto, per non parlare di pianificare viaggi su strada a lunga distanza.

Nonostante tutto Effie, 26 anni, aveva un grande sogno fin da quando imparò dieci anni prima a guidare una moto: sognava di diventare la prima lady Harley a viaggiare attraverso il paese. La madre Avis, 52 anni, non voleva infrangere i sogni della figlia impedendole di partire ma conscia dei pericoli decise di accompagnarla in questa impresa.

Di madre in figlia

Lei ed Effie partirono il 2 maggio 1915 da Brooklyn, New York, per arrivare a San Francisco per poi ritornare a casa. Il loro carico era costituito da pochi bagagli: qualche vestito, pezzi di ricambio, una pistola (per la difesa personale ma che si rivelò utile per scacciare serpenti e coyote) e un barattolo d’acqua dell’oceano Atlantico che avrebbero poi svuotato simbolicamente in quello Pacifico.

Il viaggio fu difficile ed estenuante. Strade dissestate, pioggia torrenziale, difficoltà meccaniche, temperature anche di 48°, ma le due donne non si arresero. Arrivate in New Mexico in mezzo al nulla bucarono per l’ennesima volta. La scorta delle camere d’aria era esaurita e decisero di prendere delle coperte dai bagagli, arrotolarle in modo stretto e tagliarle per infilarle nel pneumatico. Problema risolto fino al prossimo luogo abitato.

A ritmo sostenuto

Percorrevano una media di circa 250 km al giorno che, considerando le pessime condizioni stradali e la mancanza di segnaletica e distributori di benzina, era un ritmo sostenuto. Dopo due mesi di viaggio e 8.000 km madre e figlia arrivarono a San Francisco entrando nella storia e nel Guinness World Records, come prime donne a compiere un viaggio transcontinentale in sella a una motocicletta. Durante il viaggio le persone si fermavano a guardarle, alcuni curiosi e ammirati, altri critici ma la rivincita verso questi ultimi non tardò ad arrivare: sulla via del ritorno, Harley-Davidson le invitò a fermarsi nella fabbrica di Milwaukee per farle diventare ambasciatrici del marchio.

Madre e figlia percorsero in tutto 14.500 km per completare il viaggio di andata e ritorno a bordo della loro 11F in soli due mesi. Riuscirono a entrare nuovamente nei record come le prime donne a compiere un viaggio andata e ritorno transcontinentale.

Lisa Cavalli
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