28 Giugno 2021

Trofei Motoestate, tutti i risultati del terzo evento 2021 a Varano

Concluso il terzo evento dei Trofei Motoestate 2021, secondo round stagionale a Varano. Tutti i risultati del weekend, non sono mancate wild card di lusso.

Trofei Motoestate

Una terza tappa dei Trofei Motoestate, la seconda a Varano, con dedica alla memoria di Verginio “Pippo” Stanga. Un omaggio per il pilota, telaista e costruttore di marmitte con l’esposizione della sua Motoplast, con cui ha più volte partecipato alla 24 ore di Le Mans. Con questo ricordo si è svolto un nuovo ed intenso evento 2021, tra gare più combattute ed altre con un unico dominatore a dettare la sua legge. Vediamo i risultati delle corse.

125/Moto4, Supermono

Ad aprire le danze è stata la classe 125/Moto4, con Vitali mattatore assoluto, visto che ha fatto il vuoto sin dai primi giri. Il compito di emozionare maggiormente i presenti quindi è ricaduto su Magnanelli e Balboni, con Specolizzi al seguito, in lotta per la piazza d’onore. Poco dietro abbiamo visto un altro terzetto composto da Agnorelli, Krsev e Chiarena, tre piloti che se le sono date di santa ragione per tutti i 10 giri di gara, chiudendo poi in quest’ordine. Stesso copione per la seconda delle gare in programma: Vitali scappa, mentre Magnanelli, Specolizzi e Balboni chiudono come in gara 1.

La Supermono porta ancora la firma di Daniele Scagnetti. L’esperto pilota ha avuto ragione di Majola, in corsa per la classifica BDB, e di Matteo Morri quindi secondo di categoria. Un risultato che consente al vincitore di guadagnare la testa della classifica con un solo punto di vantaggio su quest’ultimo. Il podio della categoria è completato da Fabio Piccolo. Seconda gara con Scagnetti ancora grande protagonista, con Matteo Morri prova a seguirlo. Mattei e Piccolo però non lo mollano, scatta così una spettacolare lotta per la seconda piazza. Almeno finché Mattei non cade, lasciando a Morri la possibilità di allungare. Terza piazza infine contesa tra Piccolo e Basso, che terminano sul traguardo in quest’ordine.

La 300

È poi il momento delle due gare previste per la 300 Supersport. Al via la bellezza di 34 piloti, con una nutrita pattuglia internazionale. Proprio un non-italiano, precisamente il tedesco Cristian Stages, a partire dalla prima casella, seguito dal leader del campionato Davide Conte e da Alejandro Carrion. Grande bagarre al via soprattutto tra i tre citati, ai quali si va ad aggiungere anche Bradley Smith. Il poleman Stages però impone la sua legge e scappa, approfittando della lotta alle sue spalle. Battaglie serrate a seguire, con Lisci e Lorenzini però costretti al prematuro ritiro, mentre brillano Stefano Sala, Mattia Calonaci, Davide Bollani e Giacomo Zannoni, rispettivamente dal quarto all’ottavo posto al traguardo. Nel Challenge Kawasaki 400 Matteo Cristini sale sul gradino più alto del podio, accompagnato da Magnano e Trombin.

Nella seconda gara della 300 SS ClasseViva il copione sembra essere lo stesso, ma c’è una bandiera rossa che porta quindi ad una seconda partenza. Anche stavolta è Stanges a comandare, con Carrion, Smith e Conte ad inseguire. Il tedesco allunga, mentre dietro i tre inseguitori si alternano in seconda piazza, finché sul finale non brilla tutta l’esperienza di Bradley Smith. Ecco così il guizzo giusto, mantenendo la posizione sino alla fine davanti a Conte. Un plauso a Niccolò Lisci, che nonostante il gap tecnico dai primi mette a referto una gran gara e chiude in quinta piazza. Ancora nelle zone nobili della classifica Zannoni e Bollani, che proseguono nella crescita che li vede sempre più protagonisti del campionato. Nel Challenge Kawasaki nuovo successo per Cristini, che precede Zulian e Magnano. Grande spettacolo e grandi applausi al podio per questi giovanissimi protagonisti di due gare da incorniciare.

Race Attack 600 e 1000

Cominciamo nella Race Attack 600 sembra essere davvero l’anno di Andrea Liberini. In gara 1 è lui a dettare legge, allungando sin dalle prime due curve e guadagnando un vantaggio importante nei primi due giri. Un margine sufficiente per consentirgli di gestire la gara, una nuova dimostrazione di grande sicurezza, tale da permettergli di essere incisivo sin dai primi metri di gara. Grande plauso va anche a Alberto Bettella che chiude secondo dopo una bella bagarre con Lorenzo Voch. Bravi anche Coletto e Como, la cui gara però è stata condizionata da un piccolo errore che li ha estromessi dalla lotta per il podio. Stesso copione nella seconda manche, con Liberini che con la terza vittoria in tre gare ipoteca seriamente il titolo. Coletto ha provato certo ad opporsi, ma dopo poche tornate ha dovuto desistere. Più serrata la lotta per il terzo posto, che a 2 giri dalla fine ha perso Voch per caduta. A spuntarla è stato Bettella, che ha avuto ragione di Como e Rolando.

Seguiamo con la Race Attack 1000, terra di conquista per Lazzaro Valsecchi. La prima manche, chiusa anticipatamente per bandiera rossa, ha visto primo al traguardo proprio Valsecchi, seguito da Remoto e da un De Stefano in crescita gara dopo gara. In gara 2 la vittoria è per l’esperto Alberto Torchio, che ha preceduto Valsecchi e Jari Remoto. Un risultato che tiene aperta la classifica, Stefano, transitato quarto sul traguardo, nonostante non sia riuscito a partire in gara 1. Bravo De Stefano che ha chiuso al quarto posto, mentre nel corso dell’ultima tornata una scivolata ha allontanato Crifò dalle posizioni di vertice.

600 e 1000 Open

Bagarre assicurata anche nella classe 600 Open. Marco Marchelluzzo e Kevin Manfredi sono le wild card di lusso davanti alle quali si battono come leoni Saltarelli, Bianucci, Ferrari e Pozzo. Manfredi prova a scappare, ma Saltarelli non molla, tenendosi alle spalle Marchelluzzo nelle prime tornate. Segue un terzetto composto da Ferrari, Pozzo e Bianucci, in lotta per le posizioni di prestigio. Con il passare dei giri la classifica si consolida nelle zone alte, mentre la bagarre prosegue per il quarto posto. Manfredi ottiene così il successo, mentre Saltarelli ottiene un’importantissima seconda piazza su Marchelluzzo. Bravo Bianucci, ancora una volta tra i protagonisti, che ha preceduto Fortunati, Gioia, Bocenti e l’inglese Murley. Un risultato importante per quest’ultimo, che balza in testa alla classifica Stock. Nelle ultime tornate escono di scena Pozzo e Ferrari, mentre Fortunati è autore di una grande rimonta fino alla quinta posizione.

La classe 1000 Open vede al semaforo verde un Bartolini in grande spolvero. Anche qui però ecco una bandiera rossa per una caduta alla curva 2. Tutto da rifare quindi e la gara cambia volto. Grande spunto per Andrea Maestri, seguito da Paolo Cristini, con Bartolini 3° al termine del primo passaggio: una gara però equilibrata, con un lungo serpentone di piloti. Cristini è il vero mattatore dei primi passaggi e forza per cercare di crearsi l’opportunità di attaccare Maestri, portando con sé tutti gli inseguitori. A due tornate dalla fine sono in fila Maestri, Cristini, Brugnone, Bocelli, Bartolini e Mozzachiodi, rientrato in lotta a metà gara. Scatta la battaglia, con Brugnone che risale e Cristini che prova a rispondere, riuscendo a conservare la seconda piazza. Quarto Bartolini, che precede di un nonnulla Bocelli e Mozzachiodi, settimo invece Perri, che dopo una pessima partenza recupera diverse posizioni.

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