8 Gennaio 2023

Vincere a 50 anni in moto si può: chiedere a Nitro Tanaka

Tahakide Nitro Tanaka a 50 anni compiuti corre con successo: nel 2022 ha vinto una gara internazionale dell'ARRC, in una classe riservata ai giovani!

Vincere a 50 anni in moto si può: chiedere a Nitro Tanaka

Nel motociclismo contemporaneo le carriere si allungano, i piloti sono sempre più longevi, ma in determinati campionati, più o meno giustamente, resistono i limiti d’età. In MotoGP e Superbike, ad esempio, non possono correre gli over-50. Una possibilità tutt’altro che preclusa in altre realtà internazionali come l’ARRC (Asia Road Racing Championship) dove non soltanto i cinquantenni possono correre, ma in determinati casi (per quanto eccezionali..) possono addirittura vincere. Chiedere a Takahide Nitro Tanaka, capace lo scorso anno di conquistare una vittoria in circostanze particolari, tutto questo in una classe votata alle giovani promesse!

L’IMPRESA DI NITRO TANAKA

L’exploit di Takahide Tanaka, in arte per l’appunto ‘Nitro‘, ha una data, luogo e spiegazione. Bisogna tornare al 13 agosto scorso, trasferta giapponese dell’ARRC facendo capolino sul celebre tracciato di SUGO, completamente rinnovato seppur mantenendo il layout originario che regalò epiche battaglie del Mondiale Superbike. Per questo gradito ritorno del motociclismo internazionale al “Suputsurando SUGO” (per dirla alla giapponese), secondo consuetudine non sono mancate svariate wild card locali. Di successo, oltretutto. Come nel caso di Kota Arakawa nella Supersports 600cc e, per l’appunto, di Nitro Tanaka nella AP250.

CLASSE PER I GIOVANI

Acronimo di Asia Production 250, la AP250 di fatto è l’analoga Supersport 300 dell’ARRC. Anzi, in questa realtà asiatica precorse i tempi, anticipando di un biennio il Mondiale di categoria, seppur mantenendo una propria identità. Qui non corrono infatti moto di svariate cilindrate, bensì solo le 250cc 4 tempi derivate dalla serie: Kawasaki Ninja 250 (e non 400), Yamaha R25 (non la R3) e Honda CBR 250RR (non pertanto la CBR 500). Proprio con una Hondina si schierò in qualità di wild card Takahide Tanaka, rendendosi artefice di un’emozionante impresa: vincere a 50 anni compiuti, il tutto in una categoria prettamente riservata ai giovani. Tanto per: nella AP250 ci ha corso nel recente passato Somkiat Chantra, oggi affermata realtà del Mondiale Moto2. Insomma, non propriamente un campionato per i cosiddetti “domenicali“.

PILOTA IMPRENDITORE

Classe 1972 di Yokohama, la storia di Takahide è quantomeno curiosa. E da raccontare. Vero e proprio veterano del motociclismo All Japan, si ritirò dalle corse nel 2005 a causa di impegni professionali legati alla sua azienda NTR. Trascorsi 8 anni, nel 2013 è tornato a correre da “amatore“, ma come si suol dire la classe (e la manetta) non ha età. Gara dopo gara, si era ritrovato a giocarsi posizioni importanti, tanto da propendere per correre nella JP250 MFJ Cup, l’analoga serie giapponese. Considerando che l’ARRC quest’anno sarebbe tornata a correre a SUGO ed, in quel momento specifico, stava vivendo un vero e proprio stato di grazia (era in testa al campionato), la wild card non soltanto rappresentava un’opportunità, bensì un atto dovuto.

CHALLENGE OF THE 50 YEARS OLD

Questa partecipazione spot, sulla carta, doveva essere più che altro per divertimento, quasi per (ci perdonerà Nitro) folklore. Tanto che la propria squadra, il Team TEC2 & YSS NTR JP, preparò simpaticamente delle magliette celebrative con su scritto “Challenge of the 50 years old“. E che “Sfida del 50enne” Nitro Tanaka! Un po’ per gioco, un po’ per stupire il motociclismo asiatico in un pazzo sabato di gara in quel di Murata.

MAGO DELLA PIOGGIA

Qualificatosi 12° su 20 partenti, in Gara 1 sfruttò l’occasione. Un improvviso scroscio di pioggia bagnò i 3.621 metri dell’impianto situato nel mezzo della foresta di Miyagi. Mentre i favoriti della vigilia finivano a terra uno dopo l’altro traditi dalle condizioni di scarsa aderenza, ‘Nitro‘ rimase in piedi. Deliziando tutti per un controllo totale della sua Hondina, vincendo con pieno merito e titolo al culmine di 12, intensi giri di gara davanti all’altra wild card locale Ryonosuke Nakamura (di anni 22) ed il pupillo di Honda Thai Piyawat Patoomyos (danni 23), quest’ultimo pur sempre un ex-vincitore della 4 ore di Suzuka (riservata alle Supersport 600).

IN LACRIME

Familiari, amici, mezzo paddock si affrettò nel celebrare l’impresa di Takehide Tanaka. Persino un individuo mitologico come Shinichi Ito, presente nell’ARRC con un proprio team, non mancò di abbracciare il suo quasi coetaneo (ballano 6 anni tra i due). Baci, abbracci, inchini d’ordinanza e lacrime di gioia, in primis del diretto interessato che non riuscì a mascherare l’emozione per la giornata, agonisticamente parlando, più bella della sua vita. Mentre “Kimi ga yo” risuonava sul podio, Nitro pensava già ad una Gara 2 dell’indomani che non si rivelò altrettanto fortunata: fuori gioco nei primi giri mentre lottava per la top-10, più realistica del suo potenziale. Poco male: l’impresa resta, l’impresa di vincere la “Challenge of the 50 years old“. Non il primo e, presumibilmente, non sarà l’ultimo. A patto di non prevedere, da regolamento, discutibili e discussi limiti d’età.

Lascia un commento