18 Luglio 2009

Rookies Cup Sachsenring Gara: prima vittoria per Jakub Kornfeil

Scivola Sturla Fagerhaug

Ha vinto nel CIV, è protagonista nell’IDM, ha fatto incetta di titoli in Repubblica Ceca e nella Coppa Alpe Adria. Gli mancava la vittoria nella Red Bull Rookies Cup, arrivata per Jakub Kornfeil nella più difficile gara stagionale, sotto la pioggia del Sachsenring. Il pilota ceko, alla prima stagione nel monomarca marchiato dall’energy drink più famoso del pianeta, non ha avuto rivali per il suo ritmo esasperato, ma anche per una condotta di gara esente da errori. Già, molti dei “rookies” sono caduti nel tranello della Sassonia, tra volti noti e outsider del campionato. Sicuramente fa notizia la caduta di Sturla Fagerhaug al quarto giro, quando aveva nel mirino Kornfeil con un buon passo velocistico: il norvegese, che era già scivolato a Jerez nella prima manche salvo riuscir successivamente a vincere (favorito anche dalla successiva ripartenza), ha perso il controllo della propria RC125 gettando al vento punti importanti per la classifica. Chiuderà 12° nel gran giorno di Kornfeil, in un sabato dove molti piloti sono stati.. rimandati.

E’ il caso di Brown, Kristiansson, Kent addirittura all’ultima curva solo per citare i volti più conosciuti del campionato. Ha sbagliato anche Hayden Gillim, cuginetto di Nicky Hayden che, a tratti, è risultato insuperabile sul piano velocistico, protagonista di una rimonta che lo stava portando sul podio: scivolata al 10° giro, coppa del secondo e terzo posto che ha così premiato Matthew Scholtz ed un altro yankee, Jake Gagne, al secondo podio consecutivo dopo Assen.

Piazzamenti preziosi per Daijiro Hiura e Florian Marino, rispettivamente 4° e 5°, mentre tra gli italiani il bilancio è agrodolce: Alejandro Pardo è 7°, Kevin Calia 11° pagando una brutta partenza, Alessio Cappella è uscito fuori dalla classifica dopo un convincente avvio. In tutto questo c’è la bella storia di Harry Stafford, che dopo il botto che ha fatto preoccupare tutti a Jerez ed una lunga e progressiva riabilitazione si è presentato al Sachsenring cogliendo subito la nona posizione. Sono “Rookies”, ma raccontano già storie da grandi campioni del motociclismo.

Cronaca di Gara

Partenza regolare con Jakub Kornfeil che prende subito il comando, mentre da dietro Sturla Fagerhaug prova subito a recuperare posizioni ritrovandosi quinto al primo passaggio alle spalle anche di Kristiansson, Marino e Hiura: sesto è invece Danny Kent, con Pardo 10°, Cappella 12° e Calia partito male, 17°. Kornfeil sembra subito in grado di acquisire un buon margine, e così gli inseguitori propendono per una comunione di intenti: Fagerhaug conquista la seconda posizione, ma si tira dietro il sorprendente Brown. Insieme provano il riaggancio, ma tutto viene gettato alle ortiche al quarto passaggio, quando in uscita dalla “Coca Cola Kurve” Fagerhaug è protagonista di un highside e vola a terra. Ripartirà 18°, riuscendo a chiudere 12° prendendo comunque qualche punticino utile per la classifica.

La corsa prosegue con Kornfeil indiscutibile leader, dietro Brown e Kent viaggiano con la “minaccia” rappresentata da Hayden Gillim, il quale è il pilota più veloce in pista. Il cuginetto di Nicky Hayden è davvero un missile, insieme a Kristiansson avvicinano il podio fino al 10° giro quando, in due distinte occasioni, volano a terra: ripartiranno, ma ormai la top-3 è perduta. Stesso si può dire per Deane Brown, che a quattro tornate dalla bandiera a scacchi in lotta con Kent e Scholtz per il podio scivola cadendo nel tranello del Sachsenring.

Sembra esser l’ultimo sussulto di una gara dominata da Jakub Kornfeil, alla prima vittoria in carriera nella Rookies Cup, ma proprio all’ultima curva l’ennesimo colpo di scena: Kent, secondo, è protagonista di un highside… alla Mamola, ma perde il controllo della propria KTM RC125 lasciando così il piazzamento d’onore a Scholtz. Chiuderà sesto, sul podio finisce così Jake Gagne con Alejandro Pardo 7°, Kevin Calia 11° e Alessio Cappella fuori nei primi giri dopo un convincente avvio. Da segnalare il grande ritorno di Harry Stafford, nono dopo l’incidente di Jerez.

Alessio Piana

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