17 Marzo 2023

Matteo Patacca sfida Supersport: l’allievo vuole battere il maestro Roccoli

Ragazzi veloci: Matteo Patacca ha 19 anni ed è il giovane più atteso del Campionato Italiano Supersport. La nostra intervista.

Matteo Patacca, CIV Supersport

Patacca in Romagna strappa subito un sorriso. E’ forse la parola “romagnola” più famosa in assoluto, presente anche su un celebre casco di Marco Bezzecchi dedicato a Giacobazzi. Matteo Patacca vive in un paese vicino a Pescara: da lui non ha alcun significato ma quando ha corso al Team Sic58 non sono mancate le battute scherzose. Matteo ha 19 anni, è stato tra i Talenti Azzurri FMI e quest’anno è uno tra i piloti più attesi del Campionato Italiano Supersport con la Ducati di Renzi Corse. Nel 2022 ha vinto l’ultima gara stagionale. Con Nicholas Spinelli approdato al Mondiale, è lui giovane più interessante della categoria.

“Ho iniziato ad andare con le motine a tre anni e mezzo – racconta Matteo Patacca a Corsedimoto – nel 2014 ho vinto il Campionato Italiano di Minimoto ed ho fatto poi tutta la trafila dei campionati giovanili: MiniGP, PreMoto3, European Talent Cup e Rookies Cup. Nel 2018 ho avuto un brutto incidente al Sachsenring. Ho fatto un hightside poi sono stato centrato da un avversario. Ho riportato una frattura scomposta ed esposta del gomito e dell’omero e questo episodio ha cambiato tutte le carte in tavola. Sono stato fermo a lungo e sono dovuto ripartire dal CIV Moto3. Intanto ero cresciuto in altezza e così l’anno dopo sono passato alla Supersport”.

Ti sei subito trovato bene?

“Ho guidato una Yamaha R6 ed al primo anno sono salito sul podio al Mugello. L’anno scorso sono approdato al Team Renzi Corse, ho guidato la Ducati e mi sono trovato benissimo sia a livello sportivo che umano. E’ un ambiente veramente splendido. Quest’anno avrei voluto fare il Mondiale Supersport con questa squadra ma non ci hanno accettato l’iscrizione. Faremo ancora il CIV e l’obbiettivo è cercare di vincerlo. Vorrei iniziare il 2023 proprio come ho terminato il 2022, con una vittoria. I piloti più temibili credo siano Roccoli e Mercandelli ma ce ne saranno anche altri di forti. Se ci sarà la possibilità vorrei fare delle wild-card nel Mondiale Supersport per poi farlo a tempo pieno il prossimo anno“.

Tra i tuoi avversari per il titolo italiano c’è Massimo Roccoli che ha il doppio dei tuoi anni. Che effetto ti fa?

“Massimo è stato di fatto il mio insegnante quando ero nei Talenti Azzurri ed è un po’come l’allievo che sfida il maestro, è una cosa particolare ma bella. Tra l’altro, a proposito d’insegnanti, vado ancora scuola e quest’anno mi dovrei diplomare”.

Hai avuto problemi, sfottò, legati al tuo cognome?

“Sono stato per tre anni al Team Sic58 nei campionati giovanili ed abbiamo scherzato tanto su questa cosa. Da me in Abruzzo la parola patacca non ha alcun significato particolare. Frequentando la Romagna mi sono reso conto di avere cognome simpatico, che non passa inosservato. Per me è positivo, tutti si ricordano di me”.

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