4 Marzo 2022

ASBK da crono mondiali: c’è molto di Pirelli

Wayne Maxwell nella prima prova dell'Australian Superbike a Phillip Island ha viaggiato su tempi da mondiale con una Ducati V4 R poco più che Superstock: il punto di vista e l'analisi del responsabile del Racing Moto di Pirelli, Giorgio Barbier.

ASBK da crono mondiali: c'è molto di Pirelli

Causa pandemia, da un biennio a questa parte il Mondiale Superbike manca il tradizionale appuntamento d’apertura della stagione a Phillip Island. Tuttavia, lo scorso fine settimana, sul tracciato australiano si è corso e, non da meno, si sono visti tempi… da mondiale. L’ASBK (Australian Superbike) ha preso il via con i Ducatisti Bryan Staring e Wayne Maxwell vincitori di una manche a testa, quest’ultimo con un’incredibile pole position ottenuta sabato. Con il crono di 1’31″363 non soltanto ha lasciato a 1″5 il suo più diretto inseguitore nel time attack, ma contestualmente ha siglato un crono che lo collocherebbe nelle posizioni che contano del Mondiale di categoria.

MOTO SUPERSTOCK E SUPER PIRELLI

Parametrando questi riferimenti all’ultima apparizione del WSBK a Phillip Island, il 39enne motociclista australiano si sarebbe ritrovato in un bel gruppetto della serie iridata. Oltretutto con una Ducati Panigale V4 R in configurazione poco più che Superstock, come prevede il regolamento vigente dell’ASBK. Coadiuvato da specifiche Pirelli che ben si adattano per poter raggiungere simili livelli.

Il tempo di 1’31″3 Maxwell lo ha siglato con la stessa specifica che poi ha utilizzato in gara“, rivela Giorgio Barbier, responsabile del Racing Moto di Pirelli. “La base non è nient’altro che l’attuale SCX in termini di struttura, profilo e materiale, con la mescola SC1 sopra. Una gomma molto semplice da un punto di vista costruttivo per noi e siamo molto soddisfatti di come abbia funzionato nell’Australian Superbike. Per questa ragione la adotteremo anche nella Superbike brasiliana ad Interlagos e nel BSB. Nei prossimi giorni, la proveremo in occasione dei Test Ducati a Misano con il team ERC del Mondiale Endurance, in quanto potrebbe rivelarsi particolarmente indicata per questa specialità“.

PERFORMANCE E DURATA

Come detto, il tempo da qualifica è stato ottenuto con la stessa specifica adottata poi in gara“, prosegue Barbier. “Nell’ASBK si fanno meno giri in gara rispetto al Mondiale e, nel corso del fine settimana, le squadre hanno incontrato temperature diverse, più calde, rispetto a quelle che incontravamo di solito nel Mondiale. Il fatto poi che le moto del campionato australiano siano poco più che delle Stock, pertanto meno aggressive rispetto ad una Superbike del mondiale, attesta la bontà dei tempi espressi.

Non sono poi così estremamente lontani dal Mondiale. Anzi, sono davvero ottimi. Se Maxwell avesse corso nel 2020, presumibilmente si sarebbe ritrovato nei primi 7. Da parte nostra c’è la soddisfazione per le performance espresse, ma anche per la resistenza sulla distanza di gara della gomma stessa. Sono pertanto ottimista per quando torneremo a correre a Phillip Island (a novembre?, ndr) con il WSBK dove porteremo ovviamente altre novità già in serbo per questa stagione“.

PIRELLI DAL MONDIALE ALL’ASBK E VICEVERSA

Se nel Mondiale Superbike Pirelli è fornitore unico dal 2004, nell’ASBK si confronta con aziende concorrenti. Mantenendo tuttavia inalterata la propria filosofia aziendale. “Sin da quando la gara di Phillip Island dell’ASBK si disputa insieme al Mondiale, abbiamo preso l’abitudine di trasferire al campionato australiano le specifiche adottate nel WSBK. Da regolamento, nell’ASBK bisogna presentare delle specifiche di base che vengono poi utilizzate dalle squadre per tutto l’arco della stagione, omologandole opportunamente.

Di solito le nuove specifiche che portavamo per il Mondiale venivano poi omologate per la stagione successiva dell’ASBK, un po’ come succede nel BSB e nei campionati nazionali dove siamo presenti. Per Pirelli, il Mondiale fa da sperimentazione di nuovi prodotti che passano successivamente in gamma o, come nel caso di Phillip Island, di sviluppo di una gomma speciale. In quanto pista unica al mondo nel suo genere, richiede un posteriore diverso, che utilizziamo anche a Thruxton e Silverstone National nel BSB piuttosto che nel campionato brasiliano a San Paolo, tracciati che richiedono una gomma più “robusta”.

Tornando alla nostra filosofia, quest’anno avevamo già preparato le gomme per correre a febbraio nel Mondiale Superbike a Phillip Island, pertanto era già pronta una specifica nuova che abbiamo messo a disposizione dei team del campionato australiano. L’hanno provata nei test tenutisi ad inizio 2022 sulla medesima pista dove era presente uno dei nostri tecnici, ha dato i responsi sperati e, di conseguenza, l’abbiamo poi opportunamente omologata. Nel weekend di gara hanno corso con questa specifica che sarà poi utilizzata dal Mondiale quando tornerà a correre a Phillip Island. In questa circostanza, per via dei cambiamenti del calendario, è stato l’ASBK a fare da banco-prova per il Mondiale“.

PIRELLI ALLA DAYTONA 200

Se Phillip Island è un tracciato particolarmente esigente per gli pneumatici, Daytona non è da meno. Settimana prossima andrà in scena la 200 miglia, gara-mito dove Pirelli ha vinto le ultime due edizioni disputate (2019 e 2021). Integrata nel calendario del MotoAmerica Supersport dove vige la fornitura unica Dunlop, quest’anno l’azienda di Bicocca potrà ancora correre alla Daytona 200, tanto che gli pneumatici italiani sono stati scelti da alcuni big: dal detentore del trofeo Brandon Paasch al Campione MotoAmerica Superbike in carica, Jake Gagne.

Questa edizione della 200 miglia è ancora aperta alle varie aziende“, ricorda Giorgio Barbier. “Vedremo cosa succederà nel 2023. Nel caso di una fornitura unica del MotoAmerica Supersport estesa anche alla Daytona 200, ci verrà a mancare un campo di confronto importante. Daytona richiede delle gomme particolari e ci eravamo un po’ specializzati in tal senso e, non da meno, ci piaceva battere i nostri competitors. In ogni caso questa edizione ce la vogliamo giocare fino all’ultimo!“.

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