2 Luglio 2022

Paolo Pirozzi, diario di viaggio: il Desmonauta a Capo Nord

Paolo Pirozzi è partito il 7 marzo dall'Italia per un'altra delle sue storiche imprese in sella alla Ducati: raggiungere quota 800.000 km.

Paolo Pirozzi a Capo Nord

Paolo Pirozzi è partito dall’Italia il 7 marzo con l’obiettivo di coprire una distanza di 80.000 km in cento giorni, o forse meno. Al termine di questo viaggio avrà percorso 800.000 km sempre e solo con Ducati, la stessa distanza che separa la Terra dalla Luna, andata e ritorno. Il Desmonauta ci invia un’altra pagina di diario; il suo rientro in Italia è previsto per il WDW…

Paolo Pirozzi verso Nord…

Dopo l’evento di Assen in compagnia di Troy mi sono diretto verso Tallin. Ho attivato la modalità “Fastest-man” e ho attraversato i Paesi baltici: Estonia, Lettonia, Lituania, poi Polonia, Germania, direzione Metz (Francia) per poi entrare in Lussemburgo, piccolo ma molto caratteristico. Rapida svolta a Liegi prima di virare ancora in Germania, salire verso Nord in Danimarca e approdare a Oslo, dove si è tenuto un evento con il DOC. Un paio di ore di ricarica insieme ai ducatisti che sanno darmi sempre un’energia positiva, un’atmosfera familiare e conviviale, come una stazione di servizio che arriva nel momento del bisogno.

Ho attraversato Trollstigen, una strada di montagna molto stretta ma dalle pieghe entusiasmanti e con scenari da fiaba, tagliando per la Svezia, costeggiando il tratto costiero fino alla Lapponia, il paese di Babbo Natale dove le renne sono estremamente pericolose. Attraversano la strada senza senso del pericolo. E poi ci sono le zanzare finlandesi che, forse non tutti sanno, sono le più aggressive della Terra e ce ne sono a centinaia e centinaia in ogni singolo metro. Quando ti fermi per fare benzina ti entrano in bocca, nel naso e nelle orecchie. In pochi secondi ho avuto una trentina di morsi sul cuoio capelluto, ma ne ho vissute così tante che sono episodi da raccontare solo con un sorriso.

…fino a Capo Nord

Trovandomi nelle vicinanze… mi sono allungato fino a Capo Nord dove c’era 1°C di temperatura. E’ stata la mia quarta volta in quel luogo e mi sono chiesto perché la gente sia così affascinata da questo posto… La parte che mi colpisce di più non è arrivarci, ma il tunnel dove scendi in fondo all’Oceano e le temperature calano improvvisamente di 4-5° fino ad arrivare a -5°C. E’ l’ultimo sforzo prima di arrivare a Capo Nord, poi si esce alla luce e ti ritrovi dinanzi a paesaggi mozzafiato, avvolti nel silenzio, dove riesci a sentire te stesso, il battito del tuo cuore, l’adrenalina. Nel mio caso eravamo io e Mia, una cosa sola.

Il tempo di un respiro e poi nuovamente in Svezia e Finlandia. Qui la benzina oscillava da 2.70 a 3.00 euro a litro, ho dovuto dimezzare i pasti per dare alla mia Ducati la miglior benzina. Ritrovatomi in un bar a 70 km da Capo Nord ho conosciuto alcuni pescatori, attirati da Mia: non è semplice vedere una sportiva da queste parti. Tra una chiacchiera e l’altra mi hanno offerto un posto per dormire, in cambio avrei dovuto aiutarli a svolgere delle mansioni con le reti. Un compito non certo facile per chi non è pratico, ma spaccarsi la schiena e sporcarsi le mani di lavoro è qualcosa che non mi intimorisce. Alla fine mi hanno offerto anche una zuppa calda.

Sono ripartito alle 22.00 approfittando delle notti bianche, alle 19:00 sono arrivato ad Helsinki, ho preso il traghetto che porta a Tallinn e, dopo una traversata di oltre due ore, rieccomi in Estonia alle 23:00. 9.860 km in dieci giorni, abbiamo ancora la nostra media, i gomiti attaccati alle ginocchia. Il volo continua.

Paolo Pirozzi

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