5 Maggio 2019

Valentino Rossi: “Possiamo combattere, il problema è Marquez”

Valentino Rossi autore di una bella rimonta a Jerez. Yamaha ha il potenziale per salire sul podio, per la vittoria bisogna lavorare.

Valentino Rossi a Jerez

Valentino Rossi ha messo a segno una grandiosa rimonta dal 13° al 6° posto e conserva le posizioni alte di classifica. La vetta dista 9 punti e il test di Jerez potrebbe riservare gradite sorprese nello sviluppo della Yamaha M1. A guardare il bicchiere mezzo pieno la moto ha dimostrato di poter essere competitiva anche nelle fasi finali di gara, segno che gli aggiornamenti di elettronica iniziano a sortire qualche effetto. Ma ancora non basta per avvicinarsi alle prestazioni di Marc Marquez e delle Ducati ufficiali.

LA GOMMA HARD ALL’ANTERIORE

Troppi episodi e dettagli hanno penalizzato il week-end di gara. Primo fra tutti la mancata conquista della Q2, poi la scelta della gomma hard anteriore al posto della media per eccessiva precauzione. “Abbiamo scelto la gomma dura all’ultimo minuto sulla griglia di partenza. Abbiamo pensato a lungo, volevo prendere la media, ma poi la temperatura dell’asfalto si è fatta sempre più alta. Quindi abbiamo messo la mescola dura alla fine“, ha detto il 40enne di Tavullia. Dalla gara (qui cronaca e tempi) restano da estrapolare gli aspetti positivi. Nel 2018 il 5° posto era frutto di quattro cadute di piloti nelle posizioni di vertice, stavolta il 6° è farina del suo sacco. “All’inizio ho avuto problemi con Miller perché non ero abbastanza veloce per raggiungerlo. Non sapevo cosa aspettarmi qui in gara. Dentro il mio cuore, speravo di essere veloce come ad Austin. Ma sfortunatamente abbiamo avuto più problemi, non ero veloce come in Texas“.

L’OTTIMISMO DI ROSSI

Difficile pronosticare cosa si può attendere da questa stagione contrassegnata da due podi in quattro gare. Per mirare al Mondiale servono vittorie, l’ultima risale ad Assen 2017. “Sono stato quasi 32 secondi più veloce rispetto alla gara del 2018 – ha ricordato Valentino Rossi -. Il distacco dal primo posto è solo di 1,2 secondi in meno, ma mi sento più a mio agio sulla moto. Soprattutto, sono stato in grado di guidare veloce nei giri finali… Mi piacerebbe sapere cosa avrei potuto fare con la gomma anteriore media in gara“. Soprattutto nei primi giri quando il Dottore ha sofferto maggiormente nelle sfide con Nakagami e Miller, condannandolo nelle retrovie per oltre metà Gran Premio. Adesso si riparte dal test IRTA di lunedì e stavolta Yamaha porterà diversi aggiornamenti. “Possiamo combattere, non siamo molto indietro in campionato. Il problema è Márquez. Senza la sua caduta in Texas sarebbe già in testa. È chiaramente il più veloce di tutti. Ma siamo veloci, anche Rins e Dovi sono molto forti, non bisogna sottovalutarli. Siamo in grado di raggiungere il podio. E faremo del nostro meglio per vincere alcune gare“.

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