2 Aprile 2019

Valentino Rossi, la Yamaha è ancora lui

Valentino Rossi è stato per la seconda volta di fila il miglior pilota Yamaha al traguardo: adesso è terzo nel Mondiale e chissà...

RIO HONDO, ARGENTINA - MARCH 31: Valentino Rossi of Italy and Yamaha Factory Racing celebrates with team the second place under the podium at the end of the MotoGP race during the MotoGp of Argentina - Race on March 31, 2019 in Rio Hondo, Argentina. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Valentino Rossi ha 40 anni. Tanti haters non vedono l’ora che smetta (o cominci ad andare piano…) ma lui li frega ogni volta. In due gare su due è stato il miglior pilota Yamaha al traguardo: in Qatar, dopo qualifiche assai tormentate (14° in griglia) è risalito al quinto posto, ad un soffio dal vincitore Dovizioso. In Argentina è tornato sul podio (per la 233° volta…) fregando lo stesso ducatista all’ultimo giro (qui la cronaca). Rossi ha vinto la gara del piloti “normali”, escludendo dal mazzo un Marc Marquez che da quando è approdato in MotoGP (2013) molto spesso fa una gara a se. La Yamaha sperava che Maverick Vinales esplodesse, ma in realtà è ancora appesa al vecchio Valentino Rossi. Che adesso è a 14 punti dalla vetta: battere Marquez nella corsa Mondiale sembra un progetto ai limiti dell’impossibile (non solo per lui…) ma non si sa mai.

“NON RESTO A CASA A GUARDARE LE COPPE”

Perché sono ancora qui 23 anni dopo? Semplice: perché mi piace” ha detto Valentino Rossi prima di lasciare Termas de Rio Hondo. “C’è stata una prima parte della carriera nella quale ho vinto tanto, poi arriva il momento in cui farlo diventa più difficile, arrivano nuovi piloti giovani e forti e tu devi decidere: cosa faccio, resto a casa a guardare le coppe che ho vinto o continuo a lottare perché ti diverti? Ed è il mio caso”. 

“YAMAHA STA LAVORANDO BENE”

Quando è servito, Valentino non ha esitato a strigliare i tecnici Yamaha. Adesso è riscoppiato l’amore. “Stiamo lavorando bene, lo abbiamo fatto con la squadra per tutto il weekend, lo stanno facendo gli ingegneri a casa, bisogna continuare così”. Fra meno di due settimane c’è Austin, la pista dove Marquez ha sempre vinto. “E’ la pista più ingannevole del calendario, sicuramente la più difficile pista degli ultimi anni, che però a me piace molto. E arrivarci da terzo nel Mondiale dietro a Marquez e Dovizioso è qualcosa che mi fa solo piacere. Loro due sono i favoriti, io penso a gara per gara. E poi vediamo”. 

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