21 Maggio 2019

Valentino Rossi senza top speed: Yamaha guarda al 2020

Valentino Rossi lamenta un deficit di potenza sui rettilinei. Ma Yamaha ha invertito la rotta: ad agosto, nel test di Brno, debutterà il prototipo 2020.

Valentino Rossi con la Yamaha M1

A Le Mans Valentino Rossi si riconferma il pilota Yamaha più veloce. Dopo cinque gare è 4° in classifica a soli tre punti da Alex Rins e al Mugello potrebbe tentare il sorpasso. Ma se l’assalto al podio diventa possibile quasi su ogni tracciato, la vittoria resta un obiettivo ancora lontano. Nel dopo gara in terra francese il Dottore ha puntato l’attenzione sulle top speed, il dato che emerge è una M1 con le velocità di punta più basse del Mondiale.

Nella Q2 di sabato le quattro moto di Iwata sono posizionate negli ultimi quattro posti in termini di velocità massima. In gara la moto di Valentino Rossi è penultima in classifica, davanti soltanto alla Suzuki di Joan Mir. Ad Austin risulta addirittura il più lento con 334,4 km/h. Al Mugello c’è  uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale che sicuramente giocherà a sfavore delle Yamaha. Impossibile porre rimedio con le limitazioni del regolamento che congela il motore fino al termine del campionato. Qualcosa si può limare con elettronica e aerodinamica, ma niente che permetta di fare grandi passi avanti.

Valentino Rossi riparte da Brno… 2020

Con quattro M1 simili a livello di aggiornamenti è possibile comparare le telemetrie e trovare miglioramenti in modo più veloce, ma resta un gap di potenza di fondo che costringe a dire addio al titolo iridato con largo anticipo. Il team Monster Energy Yamaha paga i ritardi della vecchia gestione. Solitamente nel test estivo a Brno debuttano molte componenti del prototipo dell’anno successivo, ma nel 2018 non è successo. Adesso la fabbrica di Iwata pare sia già pronta a far debuttare un anticipo della M1 2020 il prossimo agosto.

Non è una resa per il 2019, ma il giusto modo di pianificare il futuro prossimo, anche se colmare il gap da Honda e Ducati sarà impossibile per quest’anno. Non resta che attendere tracciati favorevoli alla Yamaha e non sbagliare nulla durante i week-end per proseguire l’assalto al podio. D’altronde la gestione delle gomme è migliorata, la ciclistica ha fatto passi avanti, sulla centralina elettronica hanno trovato la strada da seguire. “Ho detto chiaramente agli ingegneri: quando abbiamo vinto gare e titoli, la nuova moto arrivava in agosto. Invece negli ultimi anni non sapevamo dove fosse“, ha commentato Valentino Rossi a Le Mans. “Adesso in Giappone stanno già lavorando sulle moto e sui motori del 2020“. Le richieste sono state accolte, ma un altro anno se ne va… con largo anticipo.

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