10 Novembre 2018

MotoGP: Silvano Galbusera “Così abbiamo riportato Yamaha al vertice”

Il capotecnico di Valentino Rossi spiega com'è stata risolta la crisi di metà stagione

La Yamaha era in crisi profonda, con quei finali di GP trasformati in calvario. Ma in Malesia dev’essere successo qualcosa di speciale, se Marc Marquez ha commentato: “La Yamaha aveva un’accelerazione incredibile in uscita di curva”. Questo “qualcosa di speciale” lo ha raccontato Silvano Galbusera in un’intervista del giornalista britannico Max Oxley all’online motorsportmagazine.com Il capo tecnico di Valentino Rossi ha spiegato in dettaglio il nuovo approccio che ha permesso al nove volte iridato di comandare il GP di Sepang per 16 dei 20 giri previsti, senza cedere un millimetro ad un Marc Marquez quanto mai al limite.

ANALISI – “Prima lavoravamo per mantenere le prestazioni e preservare il pneumatico, ma non adesso è possibile” spiega Silvano Galbusera. “Quindi ora sacrifichiamo  un pò  di prestazione per cercare di mantenere la gomma stabile. Valentino può essere più forte con questa impostazione diversa. E’ un approccio da Endurance, piuttosto che da MotoGP! Abbiamo lavorato sulla geometria per ridurre lo stress sul pneumatico posteriore perché il nostro problema era sempre la durata del pneumatico. Valentino non era affatto soddisfatto delle gomme. All’inizio della gara, era forte, ma qualunque cosa facesse, salvare la gomma non era era possibile. Inoltre non ha potuto usare la Michelin come voleva perché le gomme sono troppo morbide e si surriscaldano. È diverso per Maverick Vinale: ha una taglia fisica diversa e  uno stile diverso. Valentino generalmente guida meglio  con una gomma dura perché gli dà più supporto e una migliore stabilità, mentre con una gomma morbida sente che la moto muove troppo, inconveniente che rende la guida più difficile. Ma questo è l’unico modo per essere forti.”

CARICO  –  “Il nuovo metodo che stiamo seguendo è quello di provare ad usare il pneumatico più morbido di quello che sarebbe logico. Lavoriamo anche tutto il tempo sulla geometria. Valentino dice che non è facile guidare la moto con l’assetto attuale, ma è l’unico modo per preservare le gomme. Cerchiamo di seguire un percorso diverso, in modo che la moto non sia la più potente, ma più dolce con la gomma posteriore,  e sembra funzionare bene. Ora abbiamo un pò più di aderenza meccanica. Ma attenzione, perché il grip meccanico della Yamaha è sempre stato buono, ma se usiamo troppa trazione, il pneumatico si surriscalda e comincia a scivolare. È quindi necessario che la moto carichi la ruota posteriore più lentamente.”

SOLUZIONE – “In Yamaha, abbiamo lavorato per soddisfare l’esplicita richiesta dei piloti con tutti i mezzi possibili: gomme morbide, gestione della coppia del motore, controllo della trazione e grip meccanico. Anche se questo diminuisce un pò le prestazioni  sul giro non peggiorano. La scommessa sembra dare i suoi frutti ma dipende anche dall’allocazione di gomme Michelin, che è diversa per ogni gara. In ogni caso, Valentino Rossi e Maverick Vinales adesso avranno più tempo  nei test invernali prima di provare un nuovo motore che potrebbe migliorare il comportamento della Yamaha riguardo la trazione all’uscita dalla curva.  Questa volta non vogliamo correre il rischio di deliberare un motore che poi si riveli troppo impegnativo per la gomma posteriore.”

Leggi qui l’articolo originale di Paddock-GP

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