13 Maggio 2009

MotoGP: primo giorno di Troy Bayliss con la Ducati GP9

Non sono stati comunicati ufficialmente i tempi cronometrici

Martedì 12 aprile 2009: Troy Bayliss al Mugello, dopo quasi sette mesi di totale digiuno dalle due ruote, torna in pista. Quel test annunciato e tanto atteso con la Ducati Desmosedici GP9 (per il momento, al box c’è pur sempre la GP10 “Laboratorio” sulla quale lavorerà soprattutto Vittoriano Guareschi) ha avuto regolare evoluzione sul tracciato toscano. Non ci sono tempi ufficiali (a parte quelli “ufficiosi” che lo vogliono a 1″5 dai tempi di Stoner del 2008: credibili?), non ci sono molte notizie in merito. Accedere all’Autodromo Internazionale del Mugello è missione (quasi) impossibile, con solo i cronometri “artigianali” che possono sancire tempi e passo. Di certo Troy Bayliss con la Ducati MotoGP si è divertito, ha ripreso contatto con il suo grande amore (scusandoci con Kim..) e, chissà, è tornato ad aver voglia di assaporare il motociclismo nel suo vero palcoscenico: le gare. Troppo presto per dirlo e per entrare nella mente di Troy Bayliss, con la Ducati che in un comunicato stampa ha rilasciato esclusivamente la sua dichiarazione in merito. Troy Bayliss in piega con la GP9Oggi era la prima volta in assoluto che guidavo una moto dalla fine dell’anno scorso quando, finita la stagione, abbiamo presentato la 1198 a Portimao“, ha detto Bayliss. “E’ stato piacevole togliersi un po’ di ruggine di dosso e visto che il Mugello è una pista molto fisica, è stato proprio un allenamento coi fiocchi. L’ultima volta che ho guidato una GP è stato a Valencia nel 2006, ed era la 990cc ma devo dire che anche la 800cc, come potenza, non scherza. E’ una moto bella reattiva ed oggi ho dedicato la giornata a fare la sua conoscenza. Non vedo l’ora di tornare in pista domani e giovedì e spero, alla fine della sessione, di poter dare delle indicazioni interessanti a Filippo (Preziosi, ndr)“. Per appassionati e Ducatisti magari indicazioni interessanti sul proprio livello di velocità, per continuare a sognare in un ritorno difficile, imprevedibile, ma sicuramente suggestivo, specie se Bayliss si è presentato al Mugello vestito a puntino, con tuta, casco e numero dedicato sulla GP9..

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