14 Ottobre 2012

MotoGP Motegi Gara: Pedrosa vince ancora, a -28 da Lorenzo

Bautista sul podio con Dovizioso 4° e Rossi 7°

Vuole e deve crederci, Dani Pedrosa: conquistare il titolo mondiale è una missione sì difficile, ma non impossibile. Sfortunatissima battuta d’arresto di Misano a parte, numeri alla mano è il catalano tri-Campione del Mondo il pilota del momento: cinque vittorie nelle ultime otto gare disputate, il mondiale resta “vivo” grazie alla determinazione del portacolori Repsol Honda, in trionfo oggi al Twin Ring di Motegi regolando (piegando) il rivale e capo-classifica di campionato Jorge Lorenzo. Battuto ieri nelle prove ufficiali alle prese con l’ormai celebre “morbo del chattering”, il pilota catalano oggi ha seguito nella prima fase di gara la Yamaha #99 sferrando l’attacco decisivo nel corso dell’undicesimo giro in prossimità del giro di boa della contesa.

Da quel momento in avanti per Pedrosa è iniziata la trionfale cavalcata in solitaria verso la 20esima vittoria in carriera in MotoGP, la 43esima nelle tre classi del Motomondiale, sufficiente per ridurre da 33 a 28 punti il proprio svantaggio in campionato da Jorge Lorenzo, se vogliamo “accontentatosi” del secondo posto con la concreta chance di gestire la situazione nelle prossime tre gare di Sepang, Phillip Island e Valencia con più soltanto 75 punti in palio. Con Casey Stoner comprensibilmente non al meglio della forma fisica e soltanto (per i suoi standard) quinto sul traguardo preceduto da Andrea Dovizioso (ora a soli 5 punti dal terzo posto in classifica detenuto proprio dal Campione del Mondo in carica), la spettacolare bagarre per il più basso gradino del podio ha visto uscire vincitore Alvaro Bautista, terzo celebrando al meglio il rinnovo contrattuale con il team Gresini per il 2013, ma favorito dall’uscita di scena proprio all’ultimo giro per un problema tecnico (rimasto senza benzina) di Cal Crutchlow, fermato proprio sul più bello.

Grande soddisfazione dunque per il buon “Batigas” al secondo podio in carriera nella top class dopo Misano, chiude sesto invece e si laurea “Rookie of the Year” con tre gare d’anticipo Stefan Bradl a precedere Valentino Rossi, settimo e a 26″ dal vincitore in una gara al di sotto le aspettative per la Ducati rappresentata nella top-10 anche da un acciaccato Nicky Hayden, ottavo vincendo soltanto in volata il duello con la combattiva wild card di casa, il tester Yamaha e bi-Campione All Japan Superbike Katsuyuki Nakasuga. Passando alle “CRT“, con Randy De Puniet scivolato al primo giro, il suo compagno di squadra in ART-Aspar Aleix Espargaro conquista la “vittoria” e la leadership di campionato, 12° a precedere Colin Edwards (Suter-BMW del Forward Racing), James Ellison (14° con la ART di PBM UK) ed i nostri Michele Pirro (FTR Honda Ten Kate del team Gresini) e Roberto Rolfo (ART ex-Pasini del Speed Master Team) con Danilo Petrucci (Ioda-Suter-BMW) ritirato proprio all’ultimo giro.

Tra sette giorni tutti in pista al Sepang International Circuit per il terz’ultimo appuntamento stagionale con l’ennesima riedizione del duello tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, separati ora da 28 punti in campionato.

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo ottimo spunto di Jorge Lorenzo, resiste al comando alla staccata della prima curva su Pedrosa, Spies, Crutchlow, Stoner, Bautista, Dovizioso e Bradl, via via tutti gli altri con Ivan Silva autore di un’escursione nelle vie di fuga. Lorenzo e Pedrosa provano subito a scappar via, Spies sembra tenere il passo, non Randy De Puniet che incappa in una scivolata e sarà costrett a ripartire ultimo e staccatissimo. Va in archivio il primo giro con Lorenzo su Pedrosa, dietro Spies alla staccata della curva 1 arriva lunghissimo, non riesce più a controllare la propria Yamaha M1 con il risultato di vedersi subito costretto al ritiro. Fuori gioco uno degli attesi protagonisti, altrettanto Yonny Hernandez che si tiene la clavicola sinistra, la corsa prosegue secondo copione: Lorenzo e Stoner sono a stretto contatto, a oltre 1″ c’è il terzetto formato da Crutchlow, Stoner e Bautista, seguono nell’ordine Bradl, Dovizioso e Rossi con Aleix Espargaro dodicesimo leader tra le CRT.

Al terzo giro Stoner arriva fuori traiettoria alla “V Corner” spalancando le porte del sorpasso per il quarto posto ad Alvaro Bautista, là davanti in 1’45″727 Jorge Lorenzo è il più veloce in pista, ma alla tornata seguente arriva la risposta di Dani Pedrosa: 1’45″589, i due come si suol dire “fanno un altro sport” come testimoniano i 2″5 di vantaggio nei confronti del loro più diretto inseguitore Cal Crutchlow. Da questo momento in avanti la corsa si “addormenta”: non si registrano sorpassi, prolungata fase di studio con gli unici effettivi duelli tra Bradl e Dovizioso per il sesto posto, tra Hayden e Nakasuga per il 9° e per la leadership CRT tra Espargaro, Edwards ed il nostro Michele Pirro. Soltanto al 9° giro si registra un sorpasso e vede protagonista Dovizioso su Bradl all’ingresso della “S Curve” per il sesto posto, il prossimo obiettivo è Stoner che perde progressivamente terreno nei confronti di un Bautista scatenato che punta al podio tanto da ritrovarsi a soltanto 1″ da Crutchlow.

Giunti all’undicesimo giro, per Dani Pedrosa è arrivato il momento giusto per passare in testa: alla staccata della curva 5 in prossimità del celebre tunnel attacca-e-passa il connazionale Lorenzo, sembra in grado di scappar via con “Porfuera” che si attesta a 5-6 decimi dal rivale. Il distacco in un lampo sale a 1″5, di fatto la corsa per la vittoria si chiude qui lasciando lo spettacolo soltanto nella bagarre per il 3° (Crutchlow e Bautista) ed il 5° posto. Proprio in questo confronto Dovizioso riesce a 8 giri dal termine a portarsi davanti a Stoner, ma a 4 giri dall’esposizione della bandiera a scacchi con un deciso sorpasso alla “S Curve” è Bautista a sfilare Crutchlow per il terzo posto.

Qui si registrano le uniche emozioni di una corsa che non ha più nulla da dire per quanto concerne la lotta per la vittoria: allo stesso punto, un giro più tardi, Crutchlow replica all’affronto di “Batigas”, con questi che si ripete all’Hairpin con i due arrivati ad un soffio dal patatrac. I due si danno battaglia per il podio, ma all’ultimo giro per un problema tecnico Crutchlow è costretto alla resa lasciando questa grande soddisfazione ad Alvaro Bautista, terzo a precedere Dovizioso, Stoner, Bradl, Rossi, Hayden e Nakasuga con Aleix Espargaro vincitore della classe “CRT”.

MotoGP World Championship 2012
Twin Ring Motegi, Classifica Gara

01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 24 giri in 42’31.569
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 4.275
03- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 6.752
04- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 16.397
05- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 20.566
06- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 24.567
07- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 26.072
08- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 36.724
09- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha YSP Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 36.794
10- Hector Barbera – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 1’10.729
11- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – + 1’15.658
12- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’22.769 (CRT)
13- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – + 1’24.968 (CRT)
14- James Ellison – Paul Bird Motorsport – ART GP12 – + 1’29.388 (CRT)
15- Michele Pirro – San Carlo Honda Gresini – FTR Honda MGP12 – + 1’34.612 (CRT)
16- Roberto Rolfo – Speed Master Team – ART GP12 – + 1’50.853 (CRT)

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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