6 Luglio 2018

MotoGP: Meregalli ”Viñales? Cerchiamo di mostrargli come affrontare ogni situazione”

Il team manager Yamaha analizza le prime gare di Maverick Viñales e le difficoltà incontrate dal pilota in quest'inizio di stagione.

Mentre si moltiplicano le voci sul futuro di Ramon Forcada, attuale capotecnico di Maverick Viñales, Massimo Meregalli, intervistato da speedweek.com, parla delle recenti vicissitudini della squadra ufficiale Yamaha. L’italiano, alla luce dei risultati ottenuti al Mugello, a Barcellona e ad Assen, fa il punto sulla situazione: «La pressione c’è, ma adesso abbiamo bisogno di risultati».

«Nel 2018 la moto funziona meglio» sono le parole di Maio, «ma rispetto agli avversari paghiamo ancora un piccolo gap». Intanto si attendono i nuovi aggiornamenti per le M1. Uno step evolutivo importante è previsto in occasione del GP di Brno o al più tardi per le giornate in pista a porte chiuse che Yamaha farà a metà agosto a Misano. Interessante l’analisi del rendimento di Maverick Viñales, che dopo i test Michelin a Barcellona ha mostrato una progressione più efficace rispetto all’andamento altalenante delle prime gare.

Secondo il Team Manager Yamaha, Viñales avrebbe patito una mancanza di feeling sull’anteriore, dovuta ad un errato riscaldamento del pneumatico: «Dal Mugello, sappiamo che Maverick non ha spinto abbastanza nel giro di riscaldamento. La temperatura delle gomme in questo modo è calata. In particolare lo pneumatico anteriore. Di conseguenza per i primi cinque giri non ha potuto usare in modo ottimale la gomma». Meregalli ha spiegato che i tecnici, durante i test Michelin, hanno chiesto al #25 di spingere maggiormente per portare le gomme in temperatura, mentre la squadra ha cambiato metodo di lavoro, soprattutto per quanto riguarda la moto col pieno di carburante.

I risultati dell’ultimo GP hanno dimostrato come questo approccio abbia permesso allo spagnolo di essere efficace sin dai primi giri.«È giovane» dichiara Meregalli «ma ha un estremo desiderio di vittoria. A volte non ascolta o ha sufficiente pazienza per conoscere l’origine del problema. Solo in quel momento si calma. Lo sappiamo e lo rispettiamo come pilota. Noi cerchiamo di mostrargli come dovrebbe affrontare tali situazioni».

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