22 Febbraio 2019

MotoGP, Maverick Vinales: “Quanto hanno migliorato Honda e Ducati?”

Maverick Vinales ottimista alla vigilia del test in Qatar. Yamaha ha davvero risolto i suoi problemi? Molto dipenderà da Honda e Ducati...

Maverick Vinales

Yamaha ha davvero risolto i suoi problemi? A sentire Maverick Vinales sembrerebbe di sì, ma non trova d’accordo Valentino Rossi. Il motore è certamente un passo avanti rispetto alla configurazione 2018, ha più freno motore, non è troppo aggressivo ai bassi regimi. Dovrebbe migliorare l’erogazione del gas in uscita di curva, ma è sufficiente per tenere il passo di Honda e Ducati? Nelle ultime due stagioni la M1 ha dovuto fare i conti con una pessima gestione delle gomme usate e lo spinning. I tecnici di Iwata hanno rintracciato nel motore la causa principale, focalizzando l’attenzione sul quattro cilindri in linea nei test di Valencia e Jerez.

Maverick Vinales pilota da test

Non sarà certo l’unica novità a disposizione di Maverick Vinales e Valentino Rossi. Il test in Qatar sarà basato principalmente sulla ciclistica, quindi il telaio, e su mappature elettroniche. Non a caso a Gerno di Lesmo opera un gruppo di lavoro guidato da Michele Gadda, con l’obiettivo di mettere mano alla centralina elettronica. Nel long run effettuato a Sepang, lo spagnolo è quello che impressionato maggiormente insieme ad Alex Rins, la classifica dei test ha valore “simbolico”. Maverick ha sempre dimostrato velocità sul giro secco e nei test invernali, prima di infrangersi contro le lacune Yamaha in campionato. Per tale motivo bisognerà seguire con attenzione lo sviluppo della M1 e attendere le prime gare prima di tirare le somme.

In attesa delle prime gare

D’altronde Repsol Honda sta girando non al limite, causa le riabilitazioni in corso di Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Ducati ha dimostrato già un saggio del suo potere piazzando quattro Desmosedici al comando, ma prosegue il suo lavoro sul telaio. A Losail Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci avranno a disposizione ulteriori specifiche per migliorare la percorrenza in curva. Se riusciranno nell’impresa sarà difficile tenere il passo delle Rosse ufficiali. E per tastare il vero potenziale di Alex Rins si dovrà attendere ugualmente i primi impegni in calendario. Il GP del Qatar è territorio favorevole al team emiliano, in Argentina le Yamaha trovano terreno fertile, Austin è la patria di Marc Marquez. Il primo responso definitivo forse lo avremo a Jerez…

L’ottimismo di Vinales

Lo step della M1 sarà da valutare in base al lavoro svolto dagli avversari. Rispetto a un anno fa regna maggiore ottimismo, la vita dei pneumatici è migliorata soprattutto all’anteriore. Una volta congelato il motore nel primo week-end di gara, la differenza dovrà farla la centralina elettronica. “Non so quanto abbiamo migliorato gli altri costruttori, talvolta nei test c’è un po’ di confusione – ha ammesso Maverick Vinales a MCN -. Ma sappiamo che il nostro potenziale è abbastanza buono. Dobbiamo migliorare alcuni piccoli dettagli sulle simulazioni di gara per avere un po’ più di costanza, ma abbiamo buone idee per il prossimo test in Qatar… Di sicuro siamo più pronti di quanto lo siamo stati l’anno scorso“. Ma basterà?

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