13 Maggio 2018

MotoGP: Marc Marquez all’esame di aerodinamica, telaio e forcellone

Honda sta studiando nuove soluzioni in termini di aerodinamica, telaio e forcellone per offrire a Marc Marquez una RC213V più stabile all'anteriore.

La moto perfetta non esiste, compresa la Honda RC213V di Marc Marquez. Le tre cadute nel week-end di Jerez de la Frontera non sono casuali né sono sempre dovute alla sua perenne ricerca del limite come elemento da sfruttare in gara. Il tallone d’Achille è nell’avantreno della moto, da qui la scelta da parte di HRC di lavorare su una nuova carena aerodinamica (e non solo) per dare maggior stabilità anteriore. (qui il video della rovinosa caduta di Marc Marquez nei test al Mugello)

AERODINAMICA – Nel test di Jerez e al Mugello Honda ha lavorato non solo su alcuni aggiornamenti di elettronica, che pure sembrerebbero aver dato un input in più alla moto iridata, ma soprattutto sul pacchetto ‘Aero’, in attesa di scegliere il momento opportuno per omologare una nuova carena. Finora Marc Marquez è stato uno dei pochi a scartare le appendici (insieme ad Andrea Dovizioso, che però a Jerez ha preferito mettere le ali), ma se il team Repsol Honda sta seguendo questa strada “innovativa” avrà le sue buone ragioni. Con la consapevolezza che dal prossimo anno il regolamento aerodinamico subirà una rivoluzione (involuzione) incentrata ad abolire la realizzazione di carene “modulari” (o forse l’aerodinamica in toto), così da permettere il proseguimento della politica del contenimento di investimenti e costi. In attesa della decisione finale della MSMA la squadra iridata prosegue il lavoro intrapreso nei test invernali per cercare quel decimo in più che potrebbe rivelarsi utile in questo campionato su alcuni tracciati, a cominciare da Le Mans, dove il fenomeno impennata è molto diffuso.

CAVALLI – Il motore 2018 sta offrendo maggior potenza al cavallo di battaglia iridato, ma grazie ai passi avanti in termini di centralina elettronica è possibile gestirla meglio. “Un punto importante è avere più velocità sul rettilineo, in aggiunta gestiamo meglio l’erogazione. Nel 2015 avevamo la potenza ma non era facile controllarla, adesso abbiamo quella velocità, possiamo gestire la curva in un altro modo e c’è anche meno impennata”. Ma non basta. E un aiuto può arrivare soprattutto da una calibrata carena aerodinamica che possa garantire più stabilità all’anteriore (e meno cadute). El Cabroncito nel corso dei test ha anticipato anche altre possibili soluzioni: “Stanno lavorando sul telaio. Nella prima parte della stagione la priorità è stata il motore, ora stanno pensando a qualcosa sul telaio per cercare di migliorare”. Qualche novità è attesa non prima del test IRTA al Montmelò in programma il 18 giugno, ma dai tecnici Honda c’è da aspettarsi di tutto…

FORCELLONE IN CARBONIO – HRC è un cantiere in fermento e si lavora anche sul forcellone in carbonio che ha fatto la sua comparsa già durante i test invernali e sta accendendo qualche scintilla in casa Honda. I vantaggi sarebbero ancora da accertarsi: “Non lo sappiamo ancora. Ecco perché non possiamo dire se porta un decimo o due – ha spiegato Marc Marquez -. La moto reagisce in modo più sensibile e cambia leggermente il tuo stile di guida. Se sei intelligente e riesci ad adattarti sei più veloce, altrimenti non farà la differenza. Li abbiamo usati ad Austin e Jerez. Ma è il primo tentativo di Honda con un forcellone in carbonio, abbiamo bisogno di tempo”. Nel post Jerez Cal Crutchlow reclama a gran voce una parità di trattamento da parte della casa madre: “Marc e Dani avevano una miglior aderenza… Ho quindi dovuto rischiare di più, recuperare il tempo di frenata e così ho surriscaldato la gomma anteriore… Penso che Marc non avrebbe vinto così facilmente sulla mia moto domenica”. Ma il campione del mondo ribatte: “Cal ha la mia stessa moto, a volte ottiene alcune componenti prima di me”.

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