14 Novembre 2017

MotoGP: Luigi Dall’Igna, l’abiura “Dai box abbiamo sbagliato noi”

Il direttore generale di Ducati Corse sconfessa le sue stesse scelte per difendere Jorge Lorenzo.

Ecco le prime scorie lasciate sul terreno dall’ammutinamento di Jorge Lorenzo durante il GP di Valencia. Nella tradizionale conferenza stampa di fine stagione il direttore generale di Ducati Corse ha sconfessato il suo stesso operato, cioè i nove (!?) richiami a lasciar passare Andrea Dovizioso, per difendere il pilota spagnolo.

GIUSTIFICAZIONE  – «Ai box avevamo l’impressione che Dovizioso fosse più veloce e abbiamo dato la segnalazione di farlo passare” spiega il tecnico 43 volte campione del Mondo.  “Era un suggerimento dato dalle nostre sensazioni, ma poi entrambi i piloti hanno confermato che Lorenzo ne aveva di più e che la coppia era più veloce così. Quest’anno abbiamo imparato che ci sono gare che si vincono per la velocità e altre gestendo situazioni difficili. Domenica si trattava di gestire le gomme, di farsi trovare nella posizione migliore negli ultimi giri. Non era importante essere davanti, ma restare a contatto coi primi e consumare poco le gomme».

PARAGONI – Immaginate fosse successo in Formula 1: la Ferrari invita nove volte Raikkonen a lasciare la posizione a Vettel in lotta per il Mondiale, e il finlandese continua come niente fosse. E, 24 ore dopo, la retromarcia della scuderia….«La scelta giusta è stata quella dei piloti, abbiamo sbagliato noi davanti alla tv nella comprensione. Non posso dire che sono contento, perché abbiamo dato un suggerimento a Lorenzo, ma in realtà non era così. Ci siamo spiegati in 30” al loro ritorno ai box. Il nostro era un consiglio, ma abbiamo due piloti che sanno cosa fare per vincere. Non ho dubbi che Lorenzo avrebbe fatto la scelta giusta per il Mondiale». Quindi, la prossima volta, i piloti potranno andare per conto loro, contando che il box si sbaglia… «Non era un ordine, ma un suggerimento. La cosa importante era che Dovi arrivasse alla fine con buone gomme. Un ordine non rispettato è un problema, un suggerimento meno». Meglio chiudere lo spinoso argomento e tornare sul bilancio della stagione. «È la miglior stagione per Ducati da quando sono diventato direttore generale corse, non possiamo che essere positivi, con una crescita tecnica importante che ci porterà a essere competitivi anche nel 2018. Adesso non ci resta che scalare l’ultimo gradino, quello che ci porterà a vincere il Mondiale».

BILANCIO – La Ducati ha vinto sei GP, un bilancio superiore alle aspettative.  «Sono estremamente soddisfatto dei nostri piloti, come dello sviluppo, ma anche di come abbiamo gestito tutte le situazioni, anche quelle non facili, soprattutto a inizio stagione. Abbiamo reagito bene, segno di maturità, trovato la via per fare davvero bene». Sei vittorie però firmate da Andrea Dovizioso, mentre Jorge Lorenzo è rimasto a secco. «Non possiamo dire che siamo contenti del suo 2017, ma il primo a non esserlo è lui. Avevamo un’idea diversa sul suo Mondiale, ma se ragiono a posteriori il passaggio dalla Yamaha alla Ducati è complicato, ci sono difficoltà oggettive nel capire la nostra moto. Però c’è stato un progresso da metà stagione, con le ultime gare da protagonista. Siamo fiduciosi per il futuro, sia con Jorge sia con Andrea potremo ambire a risultati importanti nel 2018».

TEST – Poi Dall’Igna spiega con quale configurazione la Ducati girerà nei test di Valencia, martedi 14 e mercoledi 15 novembre. «L’idea era di avere già la moto definitiva, ma le prove ci hanno messo qualche dubbio che vogliamo fugare: faremo tante prove diverse con tutti e tre i piloti per definire la moto che vedremo ai test di Sepang».

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