4 Ottobre 2018

MotoGP: Lin Jarvis “Yamaha avrebbe bisogno di concessioni”

Il responsabile corse apre alla possibilità di rivedere il regolamento e sul motore 2019 assicura: "Avremo ancora il 4 cilindri in linea"

Dopo aver paventano l’idea di modificare il format dei GP per far correre la top class prima della Moto2 ed evitare interferenze fra residui di gomma di fornitori diversi, la Yamaha vorrebbe riparlare di concessioni tecniche. In passato la marca di Iwata ha fatto blocco con Honda e Suzuki contro la Ducati  per vietare lo sviluppo durante la stagione, ora che a soffrire è la Yamaha il responsabile delle corse Lin Jarvis si dice favorevole a tornare indietro.

CONCESSIONI – La Gazzetta dello Sport in edicola giovedi 4 ottobre, in un pezzo a firma Paolo Ianieri inviato a Buriram (Thailandia) riporta questa dichiarazione di Jarvis: «La troverei una cosa ragionevole. Abbiamo visto come la Suzuki abbia faticato nel 2017 e la Honda l’anno prima: aumenterebbe la competitività della griglia. In principio il sistema delle concessioni è una buona regola, ma se nell’interesse comune tutte le squadre dovessero decidere in tal senso, noi saremmo favorevoli». (Qui gli orari del GP Thailandia in pista e in TV)

DIGIUNO – Yamaha non vince da 23 GP e sulla crisi lo stesso numero uno dice: «Il problema è che anche se l’errore iniziale è minimo, appena un paio di gradi, più il tempo passa e più ti trovi distante dalla direzione che avresti dovuto seguire. E per tornarci serve tempo», racconta Lin Jarvis, responsabile corse Yamaha. Maverick Vinales e Valentino Rossi puntano il dito contro la gestione tecnica giapponese, Jarvis è più diplomatico:  «Io non posso arrivare a dire che vanno messi in discussione i tecnici ma il solo modo di uscire dai problemi attuali è capire cosa stiamo facendo di sbagliato e ripartire in una nuova direzione. La Yamaha ha uomini che sanno come vincere? Sì, lo abbiamo dimostrato. Però qualcosa che stiamo facendo non funziona ormai da troppo tempo. Il progetto e lo sviluppo della moto avvengono principalmente in Giappone, è lì che si trova il gruppo responsabile, in Italia abbiamo impiantato una sede con gente che lavora sull’elettronica e fa la revisione delle moto, ma la leadership resta nella sede centrale».

NENTE MOTORE V4 – Jarvis parla anche di sviluppi futuri: «Abbiamo provato un prototipo del nuovo motore e a Valencia ce ne sarà uno modificato. Siamo in una situazione difficile: Vale e Maverick faticano a trovare motivazione perché loro, come noi, sono qui per vincere il Mondiale. Invece ci troviamo in una crisi da cui dobbiamo assolutamente uscire». Lo stesso manager blocca speculazioni sull’ipotesi di riprogettare il motore, puntando sul V4 al pari della concorrenza. «Il nostro problema non è solo il motore, è il telaio che non crea sufficiente grip meccanico, è l’elettronica che non controlla al meglio l’erogazione che i piloti vorrebbero più dolce, è la gestione delle gomme. Ma vi garantisco che il prossimo anno avremo ancora un motore in linea. È una tipologia a fine sviluppo? Non credo, sono convinto si possa essere competitivi, ma serve modificarlo e migliorarlo».

MotoGP Thailandia: Gli orari in pista e in TV

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1 commento

  1. amil ha detto:

    visto che honda e ducati sono libere nella centralina o perlomeno se la son fatta a loro misura, yamaha potrebbe correre con le modifiche necessarie per raggiungere la competitività magari fuori classifica….