22 Agosto 2013

MotoGP: le scelte Bridgestone per il Gran Premio di Brno

Le soluzioni Bridgestone per il GP di Repubblica Ceca

Un tracciato impegnativo, anche per la Bridgestone. Per l’undicesimo appuntamento stagionale il fornitore unico degli pneumatici del mondiale MotoGP si è preparato al meglio all’evento studiando le peculiarità dell’Automotodrom di Brno, tracciato caratterizzato da un asfalto molto abrasivo dalla riasfaltatura dell’impianto del 2008. Se in origine era prevista per questo weekend l’introduzione di una nuova specifica, i recenti test effettuati dal Yamaha Factory Racing proprio su questo tracciato hanno suggerito, di comune accordo con la Grand Prix Commission a seguito di una riunione a Indianapolis, l’adozione di una posteriore asimmetrica di mescola più dura sul lato destro, più morbida su quello sinistro (soluzioni di mescola “media” e “dura”). A disposizione invece dei piloti CRT le consuete specifiche di mescola “morbida” e “media” al posteriore. Soluzioni Bridgestone per il GP di Repubblica Ceca Anteriore: Morbida e Dura Posteriore: Media e Dura (Asimmetriche) Posteriore CRT: Morbida e Media (Asimmetriche) Bagnato: Morbida (soluzione principale), Dura (soluzione alternativa) Hiroshi Yamada (Manager – Bridgestone Motorsport Department)Brno è senza dubbio uno dei tracciati preferiti dai piloti della MotoGP per il suo layout tecnico che ha offerto diverse gare emozionanti nelle ultime stagioni. Qui c’è sempre un gran numero di appassionati, questo rende ancor più speciale l’evento. Lo scorso anno a Brno abbiamo assistito ad un sensazionale duello all’ultimo giro tra Joge (Lorenzo) e Dani (Pedrosa), mi aspetto di vederli molto competitivi nel fine settimana nonostante non siano ancora al meglio della forma fisica, ma decisi a recuperare terreno in campionato da Marc (Marquez) che sta guidando davvero molto bene in quest’ultimo periodo“. Shinji Aoki (Manager – Bridgestone Motorsport Tyre Development Department)Il tracciato di Brno è stato riasfaltato nel 2008 e, da quel momento, è risultato particolarmente abrasivo. Questo rappresenta una sfida in più per la durata degli pneumatici sulla distanza di gara su un circuito che richiede mescole più dure, in particolare per l’anteriore. Le curve sono generalmente veloci e scorrevoli, pertanto i carichi sulla spalla del pneumatico sono di conseguenza elevati. A questo vanno aggiunte le variazioni altimetriche che presentano diverse sollecitazioni in più, prevalentemente nelle staccate in discesa. Le curve a media velocità richiedono invece una buona stabilità della spalla del pneumatico posteriore ed una buona trazione in uscita di curva. Trovare un buon compromesso su questo tracciato è importante, un eccessivo sliding al posteriore può comportare un’eccessiva usura degli pneumatici dovuta all’elevata abrasività dell’asfalto“.

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