16 Maggio 2019

MotoGP, Jorge Lorenzo: “Nessun ultimatum dalla Honda”

Jorge Lorenzo smentisce le voci di un ultimatum dal suo team, ma confessa: "La Honda per me non sarà mai una moto naturale".

Jorge Lorenzo

Il default di Jerez ha lasciato qualche strascico tra Jorge Lorenzo e Honda. Nel paddock si vocifera di un ultimatum spifferato ma subito smentito dal pilota. Il pessimo inizio di stagione riporta alla mente l’esordio con Ducati, le difficoltà ad adattarsi ad una moto che non sarà mai sua. Ma serve adeguarsi per guadagnarsi la fiducia di Alberto Puig e dei vertici giapponesi, correndo il rischio di ricominciare tutto daccapo alla fine del 2020. Non ha senso anticipare i tempi, bisogna ripartire da Le Mans e dal Mugello per segnare una decisa inversione di rotta.

Gli infortuni hanno giocato un ruolo determinante nel ritardare la familiarizzazione con la RC213V, ma da Jerez gli alibi vengono meno. Pesa non tanto il 12° posto finale, quanto ritrovarsi alle spalle del collaudatore Stefan Bradl. L’ultimatum per adesso ha più il sentore di una voce mediatica che di un effettivo pensiero della Honda. “Puoi sempre sentire questo tipo di voci quando la situazione o i risultati non sono positivi – ha detto Jorge Lorenzo -. Personalmente non mi è mai stato dato un ultimatum né mi è stato detto di questo problema. Sappiamo entrambe che il feeling pilota-moto sarà più complicato di quanto ci aspettassimo“.

In questi pochi mesi ha però capito che la scintilla esplosiva non può scoccare come nel 2008, l’anno di esordio con la Yamaha. Anzi, il rischio è che l’adattamento alla RC213V si riveli più ostico di quanto avvenuto con la Desmosedici due anni fa. “La Honda non sarà mai una moto naturale per me. Non è stata la Ducati, quindi abbiamo bisogno di più tempo. So che la sfida è difficile ma ogni piccolo passo è una vittoria. Ma in nessun momento ho sentito la parola ultimatum o qualcosa del genere“. Una situazione identica a quella di Zarco in KTM. “Quando è andato in Yamaha si è dato alla fuga nella prima gara, con la KTM è tra gli ultimi. Questa – ha concluso Jorge Lorenzo – è la differenza tra una moto naturale e una moto innaturale“.

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