3 Aprile 2011

MotoGP Jerez Gara: Rossi travolge Stoner, vince Lorenzo

La corsa più caotica e rocambolesca degli ultimi anni

Se ne parlerà per un mese. Minimo, e probabilmente non basterà. Mettete Valentino Rossi, alla sua prima gara da protagonista con la Ducati, colpire, travolgere Casey Stoner nella bagarre per la seconda posizione; aggiungete dei commissari che aiutano soltanto il Ducatista a ripartire (concluderà 5°), dimenticandosi del povero Stoner. Via alle polemiche, via all’inferno, per una corsa a Jerez de la Frontera che ha consegnato il primo successo stagionale di Jorge Lorenzo, un’eccezionale prova di Dani Pedrosa che ha concluso secondo (e domani sarà in sala operatoria… ) favorito anche dalla scivolata a tre tornate dalla bandiera a scacchi di Ben Spies, lasciando il terzo gradino del podio al sorprendente Nicky Hayden. C’è poi da evidenziare la prova di Marco Simoncelli, capace di condurre la corsa per i primi 10 giri con quasi 3″ di vantaggio sul Campione del Mondo del carica, giusto prima di incappare in un high-side che l’ha tolto di scena.

Nella gara più caotica e rocambolesca degli ultimi anni, Jorge Lorenzo è l’unico a sorridere per davvero, nuovo leader del mondiale favorito dalle disavventure altrui, ma guidando alla perfezione la propria Yamaha M1 su pista bagnata. Ha pagato dazio al via, è rimasto in sella, ha visto la bandiera a scacchi replicando il trionfo del 2010 senza bisogno della “remontada”, azzardata da un Dani Pedrosa che si merita ben altra sorte che dover vivere tra infortuni ed operazioni.

Dopo due gare il mondiale sorride a Lorenzo e Pedrosa, rispettivamente 45 e 36 punti in classifica, mentre Casey Stoner può solo recriminare per le colpe altrui: con Valentino Rossi che ha commesso un errore (ma pur sempre un “incidente di gara”: succede a tutti, no?), con i commissari che pubblicamente si sono disinteressati di lui, lasciandolo a terra e con zero punti all’attivo in questa trasferta iberico. Insomma, il “gesto dell’ombrello” è il minimo sindacabile per mostrare un disappunto compreso da tutti…

Resta l’amaro in bocca per lui, per Marco Simoncelli che non aveva avversari nei primi 10 giri, prima di volare a terra come spesso gli era capitato nei trascorsi in 250cc. Peccato davvero per il pilota del team Honda Gresini, ma dagli errori si può solo imparare. Come per Valentino Rossi, che senza quell’ingresso forzato su Stoner probabilmente si sarebbe giocato un risultato impensabile alla sua seconda gara con Ducati, mettendosi in mostra per una bella rimonta che lo ha portato in settima posizione. Per fortuna c’è un mese di sosta che serve a tutti per calmare le acque, a Pedrosa per operarsi, a Stoner per sbollire la rabbia nei confronti di Rossi. Jorge Lorenzo, dal gradino più alto del podio, può guardar tutti con un sorriso beffardo: resta lui il pilota da battere.

Cronaca di Gara

La pista è bagnata, tutti con le rain e c’è subito Stoner al comando alla prima curva davanti a Lorenzo, Pedrosa, Simoncelli, Dovizioso, Spies, Edwards e le due Ducati di Hayden e Rossi. Pedrosa si trova in difficoltà, viene passato praticamente da tutti, anche da Valentino Rossi per l’ottava posizione in pieno curvone “Criville” senza praticamente abbozzare una manovra difensiva. Si chiude il primo giro con Stoner già in discreto vantaggio su lorenzo, più staccato Lorenzo, poi Simoncelli, Dovizioso, Spies, Hayden e Rossi che ha appena scavalcato Edwards per il settimo posto.

Prosegue la rimonta di Valentino che alla “Ducados” si lascia alle spalle il compagno di squadra Hayden, passa Spies alla “Pons” e Dovizioso alla “Nieto”: tutto in un giro, quarta posizione conquistata ritrovandosi a 3″5 da Stoner ora avvicinato da Lorenzo. Rossi, con pista libera, è il pilota più veloce in pista, riduce a 2″8 lo svantaggio dal terzetto di testa molto compatto con Stoner, Lorenzo e Simoncelli in piena bagarre. “Sic” è il pilota più in forma del momento e al 6° giro, in 5 curve, prima passa Lorenzo, poi con un chirurgico attacco si fa largo su Stoner conquistando il comando della contesa. Ma non è tutto: Valentino ha recuperato lo svantaggio ed è già in grado di passare Lorenzo per la terza posizione con Lorenzo in apparente difficoltà.

La gara, oggettivamente, è bellissima, ma riserva un clamoroso colpo di scena: al settimo giro alla staccata della prima curva, la “Expo 92″, Rossi azzarda il sorpasso su Stoner. Azzarda, appunto: perde l’anteriore e travolge l’incolpevole Stoner. I commissari si preoccupano di far ripartire Rossi, Stoner viene dimenticato e, giustamente, recrimina per quanto accaduto.

Che colpo per il mondiale, via libera a Marco Simoncelli ora con 2″6 su Jorge Lorenzo, terzo è Nicky Hayden davanti a Dani Pedrosa in bagarre con Ben Spies. Segue in sesta piazza l’ottimo Cal Crutchlow, favorito da Andrea Dovizioso che perde terreno e va ripetutamente fuori traiettoria ritrovandosi così in una misera 14° e terz’ultima posizione davanti, indovinate un pò, a Valentino Rossi.

Si arriva al 10° giro e nuovo colpo di scena: Marco Simoncelli, con quasi 3” di margine su Lorenzo, parte con un violento high-side e vola a terra. Risultato? Gara conclusa per “Sic”, porte aperte a Jorge Lorenzo con Dani Pedrosa ora in seconda posizione, il più veloce in pista davanti ai duellanti Spies e Hayden con Crutchlow ottimo quinto. Rossi? 14° con il gruppetto degli inseguitori tutto sommato in vista.

Escono di scena in sequenza Dovizioso (cambio moto e ritiro), De Puniet (scivolato), Abraham (cade e riparte), Rossi è così addirittura in nona posizione. La gara volge al termine, ma riserva ancora numerosi colpi di scena: Spies passa Pedrosa per il 2° posto, ma vola a terra. Podio quindi per Colin Edwards? Macchè! Fuori all’ultimo giro consentendo a Nicky Hayden di celebrare il suo terzo podio in carriera con Ducati. Vince così Lorenzo su Pedrosa (45 e 36 punti in classifica), terzo è Hayden davanti a Aoyama, Rossi in rimonta, Barbera, Abraham e Crutchlow con solo 12 piloti sul traguardo.

MotoGP World Championship 2011
Jerez, Classifica Gara

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – 27 giri in 50’49.046
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 19.339
03- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 29.085
04- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 29.551
05- Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’02.227
06- Hector Barbera – Mapfre Aspar Team MotoGP – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’08.440
07- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’14.120
08- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 1’19.110
09- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’42.906
10- John Hopkins – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 1’48.395
11- Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’51.876
12- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – a 1 giro

Alessio Piana

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