28 Marzo 2019

MotoGP, il dispositivo Ducati pronto per essere “scopiazzato”

MotoGP: il dispositivo Ducati, considerato legale dalla Corte d'Appello, pronto per essere copiato dagli altri team. Davide Brivio ammette: "Sarebbe utile". Aprilia in Texas con l'appendice.

Davide Brivio Team Manager Suzuki MotoGP

A Termas de Rio Hondo regna una certa perplessità sulla sentenza della Corte d’Appello di Ginevra. Il dispositivo Ducati è stato bollato come regolare, dal punto di vista giuridico più che tecnico. Tutto ruota intorno alla funzione “primaria” dello spoiler, raffreddare la gomma posteriore. Ma il team di Borgo Panigale non nega che indirettamente crei carico aerodinamico al posteriore, sottolineando come non sia uno scopo ricercato volontariamente. I giudici, e non i tecnici, hanno messo fine ad una delle pagine più intricate e intriganti della MotoGP. Per buona pace di tifosi e addetti ai lavori.

Nessuno si rivolgerà al CAS di Losanna, le spiegazioni ottenute hanno in buona parte soddisfatto le richieste dei quattro costruttori. “Se i giudici della FIM pensano che sia la decisione giusta, bisogna accettarla – ha detto Davide Brivio a Speedweek.com -. Dobbiamo guardare avanti ora“. Al grande pubblico la Corte non ha fornito nessuna spiegazione tecnica circa la sentenza. “Fondamentalmente ci è stato detto: se il downforce non si verifica apposta, allora un dispositivo del genere è legale“. A questo punto quale sarà il prossimo passo? Come era facile immaginare gli altri team si adegueranno presto all’invenzione Ducati copiandola.

Aprilia ha già anticipato che nel GP di Austin la RS-GP potrebbe scendere in pista con un’appendice simile. KTM resta ancora incerta in linea ufficiale, essendosi sempre schierata contro la “follia aerodinamica“. Honda ha ammesso, attraverso il suo Project manager Takeo Yokoyama, che guarda con attenzione alle innovazioni introdotte dagli avversari. Il pacchetto alare predisposto per la RC213V sembra equamente valido per ogni tracciato in calendario. Ma non si esclude un’imitazione a medio termine. E Suzuki? Sta già lavorando ad un deflettore in stile Ducati: “A causa dell’udienza del 22 marzo, tutti i costruttori hanno trattato in modo dettagliato e approfondito questo problema della deportanza. Quindi abbiamo fatto indagini, simulazioni e calcoli. Ora abbiamo molte conoscenze e know-how al riguardo. E sappiamo che un tale “dispositivo” sarebbe utile“.

Lascia un commento

1 commento

  1. fabu ha detto:

    evviva la coerenza.